Cronaca

Dalla “Milano da bere” alla città degli stupri: Sala batta un colpo

La città meneghina e le cronache degli ultimi mesi: situazione incontrollabile in tema di sicurezza

sala milano sicurezza

“Milano è pericolosa”. “Milano come Gotham City”. “Milano: incubo violenze sessuali”. La tiritera è sempre la stessa, da anni. Milano, la città più industrializzata d’Italia, capoluogo di quella Regione Lombardia che da sola contribuisce a circa il 22 percento del Pil Italiano, vive ormai da tempo una situazione incontrollabile sul tema sicurezza, al punto di essere la città italiana nella quale avvengono più reati. Le recenti rilevazioni del Sole 24 Ore infatti parlano di 5.985 reati all’anno ogni 100.000 abitanti nel 2022, battendo in classifica Rimini e Torino (seconda e terza in classifica), nonché città come Bologna, Roma e Napoli. Tra l’altro i lettori più arguti avranno rapidamente notato come tutte queste città abbiano in comune il colore politico della giunta che le governa (piccolo indizio per meno preparati: è il rosso). Tornando alla nostra Milano, malgrado complessivamente i delitti diminuiscano negli anni, questo non vale per reati comuni come scippi e rapine, che sono aumentati rispettivamente del 18 e 24 per cento.

Il degrado di Milano

Non basterebbe un unico articolo per descrivere nei fatti come alcune zone della città siano ormai off limits e come quotidianamente si assista a episodi di degrado totale, partendo dalla Stazione Centrale. La Stazione, già. Una delle principali stazioni ferroviarie d’Europa e seconda solo a Termini per flusso di passeggeri giornaliero. Eppure, nonostante il notevole dispiegamento di forze dell’ordine e esercito al suo interno, le violenze, soprattutto a danni di donne, sono all’ordine del giorno.

Gli stupri

Solo nell’ultimo periodo, a fine aprile, ha destato scalpore la violenza sessuale compiuta ai danni di una donna di origini marocchine 36enne diretta a Parigi, aggredita nell’ascensore della stazione. La donna aveva dichiarato: “Mi ha afferrato la mano destra, mi ha trascinato nei giardinetti, con forza mi ha abbassato i jeans e mi ha violentata per mezz’ora. Poi ho perso i sensi”. Le indagini avevano condotto a un 27enne marocchino senza fissa dimora che la avrebbe aggredita e picchiata, abusando di lei. A distanza di meno di 24 ore la polizia si è trovata ad indagare su un altro caso di violenza sessuale, verso una 57enne italiana, senza fissa dimora e con una disabilità fisica, la quale avrebbe subito addirittura due aggressioni, una seguita da uno stupro. A luglio 2022 invece era diventato tristemente virale il filmato che ritraeva un tunisino di 17 anni ferito gravemente da un facinoroso che frequentava la piazza, che lo ha prima colpito alle spalle e poi a terra, con calci al capo e con una bottigliata. Scene di ordinaria follia, insomma.

Sala batta un colpo

Questi tre esempi, di cui due avvenuti addirittura meno di 24 ore, raccontano perfettamente una situazione inaccettabile. Ma sarebbe riduttivo ricondurre tutto solo alla Stazione Centrale. Qualcuno ricorda le violenze sessuali compiute da bande di giovani nordafricani in piazza Duomo a Capodanno 2022? Per poi tacere delle quotidiane notizie sulle mistiche borseggiatrici della metropolitana, ormai note a tutti (o meglio, a quasi tutti: solo alle istituzioni il problema sembra non tangere minimamente).

Per approfondire

Di fronte a una situazione così complessa, l’immobilismo di Palazzo Marino stupisce particolarmente. Il sindaco Sala, molto presente su alcune tematiche come il green o i diritti LGBT, sul tema sicurezza si è sempre mostrato sbrigativo. “Non ho mai detto che non c’è un tema di sicurezza. Quasi tutte le grandi città del mondo vivono questo problema”, ha dichiarato lo scorso 7 marzo. “Ho detto che Milano non è in emergenza”. Nonostante ciò, la realtà di tutti i giorni sembra dire altro. Sala rivendica l’assunzione di nuovi vigili e il fatto di star lavorando sul tema, eppure non penso di poter essere smentito se affermo che nessuno tra i milanesi si aspetti di vedere il regime di tolleranza zero che Rudy Giuliani, neoeletto sindaco di New York, aveva adottato con ottimi risultati per contrastare la criminalità, ma semplicemente un’amministrazione comunale un po’ più attenta anche al tema sicurezza, oltre che al green e ai diritti civili. Milano se lo merita.

Lc, 26 maggio 2023