Elettrificazione: in una sola parola tanti vantaggi, non solo per l’ambiente e quindi per la salute, ma anche per le nostre tasche e per offrire ai giovani un’opportunità di lavoro. Stiamo parlando della progressiva sostituzione delle fonti fossili (per esempio gas, carbone o petrolio) con corrente elettrica proveniente preferibilmente da impianti rinnovabili. Energia pulita da utilizzare nelle nostre case, nelle fabbriche così come per spostarci, grazie ai treni o alle auto elettriche. Una rivoluzione green che, se attuata in parallelo ai grandi investimenti del Pnrr, aiuterà l’Italia a guadagnare una propria indipendenza energetica, con positive ricadute sul Pil, sulle famiglie e sul tessuto produttivo del made in Italy. Vediamo allora insieme a Enel, big dell’energia verde e della mobilità sostenibile, che ci affianca in questa guida, quali sono le occasioni connesse all’elettrificazione da non lasciarci sfuggire.
Bollette più leggere e meno emissioni
Perché è importante illuminare le nostre case, riscaldarle d’inverno e rinfrescarle in estate, avere acqua calda, preparare i pasti, alimentare gli elettrodomestici senza ricorrere alle fonti fossili? Perché in questo modo diamo una mano a vincere la battaglia climatica. Perché ne otterremo un risparmio in bolletta e, soprattutto, ci metteremo al riparo da choc come quelli che lo scorso inverno hanno mandato fuori controllo i costi di luce e gas a causa della guerra in Ucraina. La conferma è in uno studio che la società di consulenza Agici ha realizzato per Enel: sostituire il 60% degli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria più inefficienti con sistemi a pompa di calore permetterebbe di liberare 95 miliardi di benefici economici, ambientali e sociali. Un tesoro pari a tre leggi di bilancio che potrebbe salire a 222 miliardi se le pompe di calore fossero alimentate in modo del tutto green. Non solo, avremmo un risparmio da 5,6 a 8,9 miliardi di metri cubi di gas ogni anno e abbatteremmo le emissioni di CO2 di 18-28 milioni di tonnellate, cioè il 7% del totale italiano.
Aziende più competitive
Elettrificare i processi industriali delle aziende significa renderne più sostenibile il business, creando un volano sul lungo periodo anche nell’ottica della digitalizzazione. I benefici infatti spaziano dalla qualità dei prodotti al taglio dei costi di produzione. Gli ingegneri, infatti, insegnano che è già molto facile controllare l’energia elettrica rispetto a un processo a combustione, peraltro contraddistinta da significative dissipazioni di energia a causa dei fumi prodotti. Ecco perché i tecnici ritengono la pompa di calore industriale la tecnologia ideale per l’ambiente e la competitività del sistema.
Anche auto e logistica più green
Più efficienti da tre a cinque volte quelle mosse dei tradizionali motori a benzina o Diesel: le auto elettriche stanno conquistando il cuore degli italiani, tanto che entro il 2050 dovrebbero essere l’83% del totale. Questo sia perché i costi, con l’aiuto degli incentivi governativi, sono ormai competitivi sia perché i miglioramenti apportati alle batterie ne migliorano autonomia e tempi di ricarica. Il rischio di restare a secco, visto anche il moltiplicarsi delle colonnine, è quindi minimo. L’esito sarà una mobilità delle persone e una logistica delle merci più rispettosa dell’ambiente e più efficiente sia nel contesto urbano sia nelle lunghe percorrenze.
Una grande occasione di lavoro
La transizione verde per essere realizzata ha però bisogno di ricercatori, scienziati, ingegneri, tecnici e operai specializzati. Questo rappresenta un’occasione di lavoro per i giovani che vorranno specializzarsi nelle materie scientifiche. Quelle identificate con l’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) e che si stima in un prossimo futuro riguarderanno due professioni su tre. Fondamentale quindi promuovere la formazione e le carriere scientifiche, anche per contrastare la disparità di genere: a livello mondiale, infatti, le donne rappresentano solo il 35% degli studenti iscritti a queste facoltà. Un ritardo che si ripercuote poi sul reddito e quindi sulla qualità di vita. Da qui la centralità di investire in formazione, di cui è un esempio il Programma Energie per Crescere lanciato da Enel insieme a Elis per formare i tecnici delle reti e degli impianti rinnovabili che costituiranno l’infrastruttura dell’energia sostenibile del futuro