In effetti, il successo come romanziere è dovuto soprattutto alla trasposizione cinematrografica sull’ultraliberal piattaforma Netflix Elegia americana, un’autobiografia che lo ha rese popolare e gli ha appunto facilitato la carriera politica. Ove è interessante notare un doppio cortocircuito creatosi, uno più prevedibile e l’altro abbastanza singolare: da una parte, il film del regista premio Oscar Ron Howard ha avuto tanto successo fra il pubblico quanto è stato criticato e osteggiato dalla critica cinematografica per lo più in mano ai liberal; dall’altra, a decretare il successo del film e la popolarità di Vance è stato soprattutto il passaggio su Netflix, che sa alquanto di eterogenesi dei fini visto l’ipercorrettismo dem della rete in streaming a pagamento.
Dal che conseguono, ancora, altre due considerazioni: sarà pure semplice e stereotipata la storia del riscatto dell’americano della Rust Belt, ma essa tocca corde profonde dell’animo di quel Paese; i conservatori, e in genere chi si oppone alla cultura liberal, oltre che alle loro buone ragioni, devono fare affidamento per vincere a quell’apparato simbolico e immaginario che è sempre connesso alla politica e che accompagna le grandi trasformazioni sociali.
Corrado Ocone, 5 maggio 2022