Se persino uno scrittore cresciuto in un ambiente di osservanza musulmana si pronuncia in questo modo, ben si comprende quale sia il livello di autoflagellazione cui si sottopone l’Occidente, oramai avvezzo alla cancel culture preventiva. Piegando il valore di un’intangibilità di un’opera d’arte a quell’oscurantismo che, con la scusa del rispetto dell’altro simbolo di pace, compie la violenza più efferata: privare della memoria le generazioni presenti e future.
Pietro De Leo, 25 marzo 2021