Avevamo detto che prima o poi dal green pass per spingere a vaccinarsi si sarebbe passati alla diretta contrazione di altre libertà. E così sta avvenendo. Tant’è vero che, accampando la scusa dei nuovi contagi, si sospende la libertà di manifestare. Dopo aver ignorato le richieste dei portuali, si passa ora alle maniere forti. Una via per le proteste noi l’avevamo indicata in un nostro precedente articolo, lo “sciopero bianco”, ora Puzzer parla di nuove sorprese. Vedremo cosa tirerà fuori dal cilindro, ma i giorni passano e il vero rischio è che le proteste dei portuali facciano la fine che hanno fatto i gilet gialli in Francia.
Resta amaramente da constatare che si può manifestare contro la bocciatura del ddl Zan, contro il fascismo, ma non contro il green pass, che lascia i lavoratori senza lavoro e senza retribuzione. A questo siamo arrivati. Intanto mentre nel palazzo ci si occupa di chi succederà a Mattarella, nelle piazze la libertà tradita non rinuncerà a trovare il modo di esprimersi.