Oggi parliamo di potenza ed energia, di gigawatt (GW) e di gigawattora (GWh), cose sulle quali la confusione regna sovrana. La colpa della confusione è dei cosiddetti tecnici ed esperti ai quali, quasi tutti, massimamente se ingegneri, sfugge l’essenza delle cose che usano e di cui parlano. In particolare, vorrei veicolare a voi che leggete una idea che uso forse solo io al mondo: non i tecnici/esperti e neanche le agenzie per l’energia. Direte: già, ora ha ragione Franco Battaglia e sbaglia l’universo mondo. È proprio così: Franco Battaglia ha ragione e, quanto all’universo mondo non è che sbagli, ma fa solo una gran confusione. Vado al sodo senza stare a parlare del concetto di energia perché tanto chi lo usa (gli ingegneri, per lo più) non ne comprendono l’intima essenza, cosa che peraltro non serve per fare i calcoli. Quindi vado direttamente al sodo. Alcune parole che uso sono usate quotidianamente e neanche le spiego perché tanto la maggior parte di voi le usa senza capirle. Però per seguirmi è sufficiente l’idea che avete in mente di quelle parole, qualunque essa sia. Ecco qua.
Una lampadina della potenza di 100 watt, se sta accesa per 1 ora eroga 100 wattora di energia, se sta accesa per mezz’ora eroga 50 wattora di energia e se sta accesa per 10 ore eroga 1000 wattora di energia, cioè 1 chilowattora (kWh). Quindi l’energia è potenza x tempo. Se misurate la potenza in chilowatt (kW) e il tempo in ore (h), l’energia risulta misurata in kWh. Nel contesto degli scambi energetici di un Paese, è più conveniente usare, per l’energia, multipli del kWh, in particolare il gigawattora (GWh, che è pari a 1 milione di kWh) o il terawattora (TWh, che è pari a 1 miliardo di kWh). Quanto al tempo, nel contesto detto, conviene usare non l’ora ma l’anno. Così, ad esempio, tutti gli “esperti” (ma non Franco Battaglia) dicono che il consumo elettrico dell’Italia si attesta a circa 300 TWh/anno. Oppure – dicono tutti gli “esperti” (ma non Franco Battaglia) – che la produzione elettrica italiana da fotovoltaico si attesta a circa 26 TWh/anno.
Si osservi ora che il consumo o la produzione energetica sono concetti espressi in unità di energia/tempo, che è una potenza. Naturalmente consumo e produzione energetica non sono una potenza, purtuttavia si esprimono in unità di potenza. Questa è una cosa molto comune in fisica: per esempio, la grandezza “temperatura” ha dimensioni di energia, e lo stesso kelvin (una unità usata per la temperatura) altro non è che una unità di energia; pur tuttavia, la temperatura non è un’energia.
A questo punto è evidente l’asimmetria: misurare l’energia in unità di “potenza x ore” (GWh o TWh) e poi misurare il tempo in “anni”. Questa asimmetria genera confusione e dai numeri sciorinati non si capisce niente. Quel che io propongo è che nel contesto dei ragionamenti che si fanno per un Paese si usi come tempo certamente l’anno, ma che come unità di energia si usi non il GWh o il TWh ma il GW-anno. In questo modo, i consumi e le produzioni di energia si misureranno in GW-anno/anno, cioè… in GW! Naturalmente, per trasformare GWh/anno in GW basta dividere per 8760, le ore di un anno. Il che è molto comodo, posto che la potenza degli impianti che producono energia va espressa tipicamente in GW. Per esempio: la potenza del tal reattore nucleare è di 1.2 GW; oppure: la potenza degli impianti fotovoltaici installati in Italia è di 24 GW. E cose del genere.
Guardate ora, con gli esempi che seguono, com’è facile manipolare i numeri e com’è facile avanzare deduzioni. Anziché dire che i 24 GW fotovoltaici installati in Italia, producono 26 TWh/anno, seguendo franco battaglia, diremo che producono 3 GW. Detta così la cosa, ci consente di dire immediatamente che col fotovoltaico bisogna installare 8 per produrre 1.
Secondo esempio: anziché dire che il consumo elettrico italiano si attesta a 300 TWh/anno, seguendo Franco Battaglia diremo che il consumo elettrico italiano si attesta a 35 GW. Detta così la cosa, riusciamo subito a dedurre che tutta l’energia elettrica che usa l’Italia è quella prodotta da, grosso modo, 35 reattori nucleari. Oppure: posto che la domanda elettrica di base dell’Italia si attesta a 25 GW, allora per soddisfare la domanda elettrica di base tutta col nucleare dovremmo installare 25 reattori nucleari.
Per concludere: per la potenza degli impianti di produzione elettrica, per la produzione di energia elettrica, per il consumo di energia elettrica si segua Franco Battaglia e si usi una sola unità: il gigawatt, GW! Son certo che ora ci saranno un sacco di “esperti” che avranno tanto da obiettare: più che altro perché non riescono a pensare diversamente da come sono abituati e, inoltre, non hanno compreso molte delle cose che – pur correttamente – usano. Non so che farci.
PS. Non ho parlato di cose tipo efficienza, rendimento, fattore di capacità: sono dettagli di cui magari parliamo un’altra volta. E non ho parlato di come il concetto di energia sia strettamente legato a quello dell’uniformità del tempo: qui non ne parlerò mai perché tanto la maggior parte di chi ci legge può capirlo solo se ha studiato fisica (dico fisica-fisica, non fisica per ingegneria); ma, in questo caso, non serve che ne parli io.
Franco Battaglia, 16 dicembre 2024
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)