PoliticaSpeciale Elezioni Europee 2024

Dateci il bipolarismo

Elly Schlein e Giorgia Meloni: nuovo bipolarismo?

C’è un dato inequivocabile che il voto europeo restituisce: gli italiani hanno una voglia matta di bipolarismo. Lo dimostrano chiaramente i risultati delle urne, che premiano destra e sinistra, rappresentante rispettivamente da Fratelli d’Italia e Partito democratico, e regalano invece una sonora batosta ai partiti di centro, che non riescono neppure a raggiungere la soglia di sbarramento del 4% necessaria per accedere alla ripartizione dei 76 seggi del Parlamento europeo spettanti all’Italia.

Nel dettaglio, la lista Stati uniti d’Europa, nata dall’accordo elettorale tra Matteo Renzi ed Emma Bonino, si ferma al 3,76% totalizzando 875.570 voti, mentre Azione di Carlo Calenda resta inchiodato a quota 778.858 voti, con il 3,35% dei consensi. In totale, la somma dei voti ottenuti dalle due liste centriste fa segnare quota 1.654.428, in pratica, circa un terzo meno del consenso personale incassato da Giorgia Meloni, che da sola sfiora il tetto delle 2,4 milioni di preferenze. E già questo di per sé la dice lunga sull’orientamento degli elettori. Ma non solo. Perché accanto al flop colossale dei centristi, si registra anche una flessione dei partiti ‘minori’ delle coalizioni di centrodestra e centrosinistra, fatta eccezione per Forza Italia che, al contrario, risale nei consensi.

In particolare, il risultato che dà subito all’occhio è quello dei Cinque Stelle, andati di parecchio sotto rispetto le aspettative della vigilia. Con un curioso 9,99%, infatti, i grillini dell’ex premier Conte sono persino riusciti nell’impresa di fallire l’obiettivo minimo di andare in doppia cifra. E poi c’è la Lega, che nonostante la presenza nelle liste del generale Vannacci, campione di preferenze con 530 mila voti incassati, si ferma solo al 9% dei consensi, cedendo il secondo gradino del podio di centrodestra proprio a Forza Italia. D’altro canto, i partiti ‘leader’ delle due coalizioni dimostrano di godere entrambi di buona salute e crescono rispetto al risultato delle ultime elezioni Politiche. Il partito di Giorgia Meloni, ‘nonostante’ venti mesi di governo, sale ancora raggiungendo il risultato record del 28,81%, e anche il Pd cresce significativamente, attestandosi su quota 24,08%.

Morale: gli italiani preferiscono di gran lunga i partiti ‘traino’ delle due coalizioni rispetto ai partiti minoritari, stavolta tutti rigorosamente relegati sotto la doppia cifra, e al contempo, bocciano sonoramente partiti e movimenti centristi, vittime illustri della polarizzazione del voto (al pari del duo Conte-Salvini) e, pertanto, destinati a sparire dalla prossima scena europea.

Salvatore Di Bartolo, 11 giugno 2024

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