Autorizzando, quindi, per legge a reprimere chi dissente da essa secondo l’arbitraria interpretazione che dovrà darne di volta in volta un magistrato. Un caso di Stato etico, che si fa addirittura pedagogo e mette in atto politiche educative di massa (o “rieducative” come qualcuno ha sarcasticamente osservato). Che è un po’ quello che faceva, ovviamente in maniera meno subdola e più diretta, l’Unione Sovietica quando imponeva l’ateismo di Stato. E che è una forma di confessionalismo e di religione secolare non meno intollerante di quella che imputiamo alle teocrazie del presente e del passato.
Corrado Ocone, 24 giugno 2021