Cronaca

Delirio woke a scuola: gli alunni islamici non studiano Dante

Due studenti esentati dalla Divina Commedia perché musulmani. La decisione di un professore

Dante scuola Treviso © mustafagull e bpperry tramite Canva.com

Robe da pazzi. Dopo l’Università trasformata in moschea a Torino, dopo il Natale rinominato Festa d’Inverno e tante altre scemenze, adesso siamo all’esenzione dalla Divina Commedia. A Treviso due studenti di religione musulmana di scuola media non dovranno seguire le lezioni su Dante trattandosi di un’opera a sfondo religioso, in contrasto con la fede dei due ragazzi.

I due bambini sono alunni di terza media. Secondo i quotidiani locali, tutto sarebbe nato dallo scrupolo di un professore che nell’affrontare la Divina Commedia, tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, ha scritto alle famiglie degli alunni esentati dall’ora di religione per chiedere loro il consenso a trattare un’opera a sfondo religioso.

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Di fronte alla richiesta, le famiglie di due studenti hanno domandato di essere esentati. E sono stati accontentati. Niente compiti in classe né interrogazioni. Per loro il prof ha pensato ad un programma alternativo, incentrato su Boccaccio. Come se cambiare un autore con un altro potesse sostituire il più grande capolavoro della letteratura mondiale.

In fondo lo avevamo detto già ai tempi delle polemiche per la scuola Iqbal Masiq di Pioltello: a forza di concedere, arriveremo a paradossi assurdi. Come quello dell’esenzione dallo studio di Dante. Che è un po’ come se i cristiani chiedessero di essere esclusi dallo studio dei numeri arabi.

Franco Lodige, 24 maggio 2024

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