Delitto Viareggio, Cruciani su Cinzia Dal Pino: “Vorrei abbracciarla”

L’editoriale di Giuseppe Cruciani sulla donna che ha investito lo scippatore

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la Zanzara 11 settembre

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così le parole del ministro Matteo Salvini riguardo l’episodio di Viareggio, dove una donna, dopo essere stata rapinata, ha investito e ucciso un uomo, finendo poi agli arresti domiciliari.

“Allora ragazzi, un ministro della Repubblica italiana ha scritto le seguenti parole a proposito dell’episodio di Viareggio, dove la donna che ha investito, dopo essere stata rapinata, un signore che poi è morto, è andata agli arresti domiciliari, cioè è stata scarcerata. Arresti domiciliari che sono pur sempre arresti. Scrive questo ministro della Repubblica: ‘Questo dramma è la conseguenza di un crimine’. Se l’uomo che ha perso la vita non fosse stato un delinquente, non sarebbe finita così. Poi c’è una parte che non ho letto, che balletta ‘La morte di una persona è sempre una tragedia, se non è una soluzione la giustizia farà il proprio corso. Questo dramma è però la conseguenza di un crimine.'”

E poi rincara il conduttore: “Una precisazione su quello che ho detto a proposito della signora rapinata e minacciata, che ha poi ucciso il ladro. Non ho mai detto mai che ha fatto bene, come potrei dire una cosa di questo tipo. Sicuramente pagherà il gesto fortissimo, questo folle gesto a caro prezzo. Ho solo detto che un abbraccio non si nega a nessuno. Non vuoi abbracciare una persona che è in galera? Non vuoi abbracciare una persona che è chiaramente sconvolta da questo gesto, da quello che ha fatto, da questo momento d’ira, credo? Non lo vuoi abbracciare? E non l’abbracciare. Ho aperto il dibattito scoprendo che c’è un’Italia profonda, profonda, che è con lei. Poi pagherà la signora del giusto che paghi. Voglio abbracciare gli amici avvocati che mi hanno scritto sui social dicendo, precisandomi che si tratta di omicidio volontario. Non siete dei giudici. Vedremo se è omicidio volontario, vedremo, lo vedremo. Ma io intanto l’abbraccio.

Un’altra precisazione la voglio rivolgere, anzi non una precisazione, una conferma alla città di Foggia. Ho detto nei giorni scorsi, attirandomi le ire dei blogger foggiani, di qualche foggiano, dei social ispirati a Foggia, che Foggia non solo è una città dove la criminalità spadroneggia, e non lo dico io, lo dicono le statistiche, andate a vederle, ma dico anche che, e ripeto, l’avevo già detto, che è una delle città più orrende d’Italia, non brutte. È un peccato grave. No, non è un peccato grave. Orrende, e lo confermo. Ragazzi, fatemi una domanda e datevi una risposta. Qualcuno va a Foggia per turismo? Qualcuno si reca a Foggia per turismo scegliendo Foggia? Significherà qualcosa questa roba qua? Io non ne conosco una di persona che dice ‘Andiamo a fare un weekend a Foggia’. Perché? Perché non c’è un cazzo da vedere? Al massimo si va nel Gargano, un posto di passaggio.

Ma va benissimo, non è colpa dei foggiani, è così. Nessuno gli dice ‘Va a fare un weekend’. Dove vai? Vai a Roma, vai a Firenze, vai a Milano, vai in Umbria, vai in Toscana, vai a fare nel Salento, vai a Bari. Non vai a Foggia, porca puttana!”

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