“Dentro sono lesbica”. Soldati cambiano genere per avere la paga più alta

Il paradosso della “legge trans”: 41 militari si “percepiscono” donna (senza terapie ormonali) per ottenere vantaggi e benefit

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soldatesse lesbiche spagnane

Il dibattito sull’identità di genere domina ovunque, soprattutto in Spagna dove con i socialisti al governo il tema assume a volte anche i contorni dell’assurdo, come ci aveva spiegato un lettore in una lettera da Madrid. La questione è ormai arrivata a lambire anche l’esercito grazie alla nuova legge riguardante i diritti transgender, introdotta nel marzo del 2023, che ha semplificato il processo di autoidentificazione di genere per chiunque abbia almeno 14 anni, eliminando la necessità di sottoporsi a valutazioni psicologiche o mediche.

Nella città autonoma di Ceuta, situata nella parte settentrionale dell’Africa, questa normativa ha portato a una situazione senza precedenti come riporta il New York Post: quarantuno uomini hanno modificato ufficialmente il loro genere da maschile a femminile. Questo passaggio è stato solo nominale, ma ha comportato l’accesso a una serie di vantaggi economici e logistici precedentemente riservati alle donne, come una remunerazione maggiorata e sistemazioni abitative migliori. A conferma che con ogni probabilità di tratta di un trucchetto per ottenere dei benefit, solo quattro di loro hanno anche cambiato legalmente il nome e quasi nessuno si è sottoposto a terapie ormonali o fisiche per la rimozione dei genitali. “Donna” barbuta, sempre piaciuta.

Il caporale dell’esercito Roberto Perdigones, ad esempio, ha dichiarato al quotidiano spagnolo El Español di sentirsi esternamente come un uomo eterosessuale, ma interiormente come una lesbica. Questa transizione gli ha garantito non solo un aumento salariale del 15%, ma anche benefici pensionistici maggiorati, tutte politiche introdotte per mitigare le disparità di genere, ma che grazie alla legge trans finiscono col favorire pure gli uomini-che-si-sentono-signore. Da quando è diventata “donna”, infatti, Perdigones afferma di avere una stanza tutta per sé con bagno privato (“non posso stare con gli uomini in quanto sono una donna, e non ho ritenuto opportuno stare con donne biologiche per rispetto nei loro confronti”), di potersi far crescere i capelli e di godere di un più facile avanzamento di carriera. Senza contare che ha manifestato l’intenzione di sfruttare il suo nuovo status di genere per ottenere un trattamento giuridico più favorevole nella richiesta di custodia condivisa del figlio. “Per aver cambiato genere, mi è stato detto che la mia pensione è aumentata perché le donne ricevono di più per compensare la disuguaglianza – ha spiegato – Inoltre, essendo madre, ricevo il 15% in più di stipendio”.

Questa tendenza ha suscitato una forte opposizione da parte dei critici politici del governo di sinistra, che vedono in questi sviluppi l’espressione di una politica “woke” e si interrogano sull’autenticità delle transizioni di genere, ipotizzando che possano essere mosse da interessi pratici anziché da un reale senso di identità transgender. Inoltre, è stato previsto un potenziale aumento dei cambiamenti di genere anche tra membri della Guardia Civile e della Polizia Nazionale, come forma di protesta contro la legislazione. Robe da pazzi, nel giorno della donna: auguri.

Franco Lodige, 8 marzo 2024

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