Commenti all'articolo Destra o sinistra, cambia poco: il problema è sempre il socialismo
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11 Commenti
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Iena.
21 Novembre 2023, 15:32 15:32
Io l’ho’ sempre detto, comunismo e fascismo si somigliano come 2 gocce d’acqua! In fondo tutti e 2 hanno la stessa madre, il sicialismo!
Davide V8
20 Novembre 2023, 23:04 23:04
Sono tutti socialisti e statalisti, anche al centro.
E’ il risultato inevitabile della “democrazia”.
Sandro Cecconi
20 Novembre 2023, 18:18 18:18
2) distinguere spesa corrente e investimenti pubblici. Con solo due/tre righe non è possibile assolutamente scrivere cosa sia l’economia. Ma la colpa non è mia.
Sandro Cecconi
20 Novembre 2023, 18:16 18:16
Non ha alcun senso parlare di libeismo con la situazione attuale finanza pubblica. Addirittura folle. in economia non può e non deve eistere alcuna ideologia. In più nessuno vuol comprendere che è ancora più folle in una UE che contempla parametri idioti come quello di .(segue)
Roberto Lassandro
20 Novembre 2023, 17:56 17:56
Articolo lucidissimo, essenziale, impossibile non condividerne i contenuti che, purtroppo, suonano la campana a morto (ma ciò è ormai da molti lustri) sull’Italia e i suoi cittadini, irreparabilmente condannati alla povertà
Io l’ho’ sempre detto, comunismo e fascismo si somigliano come 2 gocce d’acqua! In fondo tutti e 2 hanno la stessa madre, il sicialismo!
Sono tutti socialisti e statalisti, anche al centro.
E’ il risultato inevitabile della “democrazia”.
2) distinguere spesa corrente e investimenti pubblici. Con solo due/tre righe non è possibile assolutamente scrivere cosa sia l’economia. Ma la colpa non è mia.
Non ha alcun senso parlare di libeismo con la situazione attuale finanza pubblica. Addirittura folle. in economia non può e non deve eistere alcuna ideologia. In più nessuno vuol comprendere che è ancora più folle in una UE che contempla parametri idioti come quello di .(segue)
Articolo lucidissimo, essenziale, impossibile non condividerne i contenuti che, purtroppo, suonano la campana a morto (ma ciò è ormai da molti lustri) sull’Italia e i suoi cittadini, irreparabilmente condannati alla povertà