Dallo scontro fra Di Matteo e Bonafede emerge il quadro desolante della politica italiana e conferma la degenerazione del M5s che doveva agire per fustigare le distorsioni del potere, ma ne sono diventati servi continuando ad indossare la maschera ingannevole della diversità. Più governano e più la maschera si scuce dai loro volti bigotti. Il ministro ha replicato a Di Matteo dichiarandosi «esterrefatto», ma ad essere esterrefatti, in preda al terrore, sono i cittadini che vorrebbero un ministro della Giustizia non in “Malafede”.
Andrea Amata, 4 maggio 2020