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Diario dell’anno della peste (che non c’era) - Seconda parte

Giorno 8. Si scopre che l’Italia registra più persone infette perché fa molti più tamponi
degli altri Paesi, tutti con lo stesso tampone. Nasce un clima nuovo di sollievo e
perplessità.

Giorno 9. L’allarme è rientrato. Nelle strade deserte di Milano appaiono i primi spritz,
timidi come scoiattoli al disgelo, mentre passano lenti i blindati con altoparlanti: “È solo
un’influenza, tornate a preoccuparvi dei cambiamenti climatici.”

Antonio Iannizzotto, 28 febbraio 2020

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