Commenti all'articolo Diciamo basta alle mediazioni in politica
Torna all'articolo
7 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Flavio Pantarotto
3 Giugno 2021, 8:58 8:58
Bell’articolo, mette in moto un sacco di ragionamenti.
Si parla di valori o decisioni non negoziabili? Nel privato è sacrosanto, ci si chiude in casa e ci si può sentire “Il dittatore”. Da soli. La Democrazia però è l’arte del compromesso: il pensiero liberale vieta i divieti, elogiando infinite sfumature di grigio, mentre il “bianco o nero” sa di assolutismo. L’assolutismo è soggettivo, temporaneo e autodistruttivo, andare tutti sulla corsia di destra non è giusto, è conveniente; andare tutti nello stesso negozio il contrario. Nei film di John Wayne gli Indiani erano i cattivi, poi c’è stato “Balla coi lupi”. Nella realtà (continua)
pablo
3 Giugno 2021, 8:21 8:21
Totalmente d’accordo con l’articolo, che purtroppo non ha menzionato le due grandi truffe mondiali figlie del politicamene corretto e della odiosa “cultura” del sinistrame – che avrebbero ben meritato un paio di vaffa (nqulo):
1. la green economy e con le sue spese miliardarie che non creano ricchezza ma, al contrario, mirano a distruggere il benessere.
2. la gestione della pandemia con l’annullamento dei principi democratici e costituzionali e distruzione dell’economia, e in aggiunta, bruciando centinaia di miliardi in spese inutili, stupide e dannose e naturalmente tanti regalini e regaloni agli amici allineati e votantii.
wisteria
3 Giugno 2021, 8:17 8:17
Il rimpianto (da molti) Benedetto XVI parlava, se ben ricordo di valori non negoziabili.
E infatto anche dalle sue parti, essi sono stati accantonati.
Flavio Pantarotto
2 Giugno 2021, 23:52 23:52
Esattamente ciò che causa buona parte dei nostri problemi:
si fa come dico io, altrimenti vaffanculo.
Via dall’Italia, o in un lager, in un gulag, in una foiba o desaparecido. Bell’esempio di civiltà! Se la politica incline al “compromesso storico” anni ’70-’80 portó il consociativismo criminale pentapartitico, il “o bianco o nero” di questo articolo va in direzione opposta, verso un eterno “conflitto storico”.
Fedele ritratto della politica di questo periodo, nel quale i Liberali tristemente sono ridotti al silenzio, proprio perché portati al compromesso più dei radicali di destra o sinistra.
Se non Si offende… Vaffanculo!
Ste vari
2 Giugno 2021, 23:34 23:34
Perfettamente d’accordo. Certi concetti, ideali, posizioni ecc. su alcuni argomenti non possono e non devono essere ‘mediati’ per raggiungere un possibile consenso maggioritario. Per cui, per entrare nei principali argomenti trattati dall’autore del pezzo, chi la pensa in un certo modo, che in questo preciso momento storico non è ‘di tendenza’, anzi è molto poco cool, non deve avere paura, anzi, dovrebbe gridare ancora più forte il suo dissenso, in modo netto, ma sempre civile e rispettoso, cosa che chi sostiene invece il ‘politically correct’ non dimostra affatto, in antitesi completa con le tesi ipercomprensive che fingono di supportare.
Bell’articolo, mette in moto un sacco di ragionamenti.
Si parla di valori o decisioni non negoziabili? Nel privato è sacrosanto, ci si chiude in casa e ci si può sentire “Il dittatore”. Da soli. La Democrazia però è l’arte del compromesso: il pensiero liberale vieta i divieti, elogiando infinite sfumature di grigio, mentre il “bianco o nero” sa di assolutismo. L’assolutismo è soggettivo, temporaneo e autodistruttivo, andare tutti sulla corsia di destra non è giusto, è conveniente; andare tutti nello stesso negozio il contrario. Nei film di John Wayne gli Indiani erano i cattivi, poi c’è stato “Balla coi lupi”. Nella realtà (continua)
Totalmente d’accordo con l’articolo, che purtroppo non ha menzionato le due grandi truffe mondiali figlie del politicamene corretto e della odiosa “cultura” del sinistrame – che avrebbero ben meritato un paio di vaffa (nqulo):
1. la green economy e con le sue spese miliardarie che non creano ricchezza ma, al contrario, mirano a distruggere il benessere.
2. la gestione della pandemia con l’annullamento dei principi democratici e costituzionali e distruzione dell’economia, e in aggiunta, bruciando centinaia di miliardi in spese inutili, stupide e dannose e naturalmente tanti regalini e regaloni agli amici allineati e votantii.
Il rimpianto (da molti) Benedetto XVI parlava, se ben ricordo di valori non negoziabili.
E infatto anche dalle sue parti, essi sono stati accantonati.
Esattamente ciò che causa buona parte dei nostri problemi:
si fa come dico io, altrimenti vaffanculo.
Via dall’Italia, o in un lager, in un gulag, in una foiba o desaparecido. Bell’esempio di civiltà! Se la politica incline al “compromesso storico” anni ’70-’80 portó il consociativismo criminale pentapartitico, il “o bianco o nero” di questo articolo va in direzione opposta, verso un eterno “conflitto storico”.
Fedele ritratto della politica di questo periodo, nel quale i Liberali tristemente sono ridotti al silenzio, proprio perché portati al compromesso più dei radicali di destra o sinistra.
Se non Si offende… Vaffanculo!
Perfettamente d’accordo. Certi concetti, ideali, posizioni ecc. su alcuni argomenti non possono e non devono essere ‘mediati’ per raggiungere un possibile consenso maggioritario. Per cui, per entrare nei principali argomenti trattati dall’autore del pezzo, chi la pensa in un certo modo, che in questo preciso momento storico non è ‘di tendenza’, anzi è molto poco cool, non deve avere paura, anzi, dovrebbe gridare ancora più forte il suo dissenso, in modo netto, ma sempre civile e rispettoso, cosa che chi sostiene invece il ‘politically correct’ non dimostra affatto, in antitesi completa con le tesi ipercomprensive che fingono di supportare.