A dimostrazione del fatto che il problema italiano, qualunque governo ci sia, non è quello di chiedere, di invocare, di volere che lo Stato risolva tutto ma, al contrario, è quello di limitare il potere di chi governa. Si tratta cioè di un problema culturale prim’ancora che politico: il governo/Stato non deve intervenire ma deve ritirarsi, non deve tassare ma deve de-tassare, non deve credere di essere la soluzione perché è il problema. È il problema dei problemi in ogni sua dimensione: municipale, provinciale, regionale, nazionale, continentale, satellitare.
Si prendano i dicasteri di cui sopra: giustizia, economia, istruzione, lavoro. In ogni ambito l’intervento governativo non risolve nulla ma, all’inverso, aggrava solo la situazione. Il vero intervento risolutivo statale è quello di intervenire al contrario: il governo/Stato deve ritrarsi per concentrarsi nelle poche cose che può fare senza far danni. Così alla fine le acque del mare saranno cristalline, l’aria delle città sarà fresca e dolce, il leone andrà a spasso con la gazzella e avremo cinque minuti di pace senza gli statalisti che con il nostro lavoro e i nostri soldi ci dicono come dobbiamo vivere e come dobbiamo morire.
Giancristiano Desiderio, 8 maggio 2020