Politica

Dio li fa e poi li accoppia: Fratoianni ‘abusivo’ come la Salis

Anche il leader di Avs con problemi con la “casa”: chiesti 73 mila euro per occupazione abusiva di sede

Fratoianni, ilaria salis, murales casa occupata © mack2happy e creativepriyanka tramite Canva.com

Alleanza Verdi-Sinistra ha ottenuto un grande risultato alle elezioni europee, lo sappiamo. Come già accaduto alle ultime politiche, i rossoverdi hanno intercettato tanti voti grazie ad alcune candidature di spicco: nel 2022 quella di Aboubakar Soumahoro, nel 2024 quella di Ilaria Salis, l’attivista di estrema sinistra detenuta in Ungheria con la pesante accusa di aver partecipato al pestaggio di tre militanti di destra. In entrambi i casi, nessuna ragione politica per giustificare la candidatura, se non la possibilità di sfruttare la notorietà e acchiappare qualche voto. O almeno fino a ieri sembrava così. Perché è emersa una novità che giustificherebbe la passione di Nicola Fratoianni per la maestra lombarda.

Sì, perché la Salis non è l’unica ad aver problemi con le case in casa Avs. Secondo quanto rivelato da Open, Sinistra Italiana di Fratoianni aveva un contenzioso aperto con l’Inps per una somma superiore a 70 mila euro, per la precisione 73.187 euro. Questo quanto emerso dal bilancio appena pubblicato: l’Istituto nazionale della previdenza sociale aveva aperto un contenzioso “a fronte di una asserita occupazione abusiva di un immobile di proprietà dell’istituto da parte di un circolo territoriale”. Tutto ha inizio nel 2016, quando Si si chiamava Sel. Nel 2018 il partito di Fratoianni confluì in Sinistra Italiana, portandosi dietro le beghe legali.

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A differenza di quanto accaduto con la Salis, Si pare abbia deciso di sanare il suo debito: il partito di Fratoianni è diventato proprietario di un immobile a San Giuliano Milanese. Attenzione, nessun investimento da parte del segretario ma una gentile donazione di due famiglie, una di Bari e una di Milano. Però torniamo al principio e all’occupazione abusiva: Dio li fa e poi li accoppia. Finalmente abbiamo individuato cosa lega l’attivista estremista e il partito rosso: la passione per le case (altrui). Dimenticando, probabilmente, che si tratta di un reato. Anche se loro lo sponsorizzano, persino con orgoglio, sempre di un reato si tratta. “La lotta per la casa non sia considerata reato”, la sparata del braccio destro di Bonelli per provare a difendere l’indifendibile neo europarlamentare. Chissà cosa direbbe Fratoianni, noto per le sue giravolte, se un migrante occupasse una delle sue abitazioni. Sosterrebbe ancora il folle teorema della Salis o si rivolgerebbe alle forze dell’ordine? La risposta noi la conosciamo, ovviamente. Ma cosa non si farebbe per acchiappare tre-quattro voti in più…

Franco Lodige, 29 giugno 2024

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