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Focus Casa - Terza Parte

Distretti Ecologici: “Il diktat della Ue sulla casa? Difendiamoci con il Superbonus”

La sostenibilità e la lotta contro i cambiamenti climatici si stanno per abbattere come un ciclone sulla casa, da sempre il primo amore degli italiani. Una direttiva, che inizia proprio oggi il proprio iter in sede europea, se sarà approvata nella sua attuale formulazione, finirebbe infatti per rendere inadatti alla vendita e all’affitto tutti gli immobili giudicati troppo energivori. A comandare nella divisione tra le case “virtuose” dal punto di vista ambientale e quelle invece da porre ai margini del mercato, secondo il diktat comunitario, sarà la classe energetica: in particolare, in base alle bozze della direttiva, dal primo gennaio del 2030 gli appartamenti residenziali dovranno infatti rientrare almeno in classe F e dal 2030 salire di un altro gradino.

Dino Passeri, imprenditore e general manager di Distretti Ecologici

L’acquisto di una casa, soprattutto quando si richiede un mutuo, è però un investimento tipicamente a lungo termine. Vediamo allora che cosa si può fare per arrivare preparati alle conseguenze di una direttiva così draconiana con l’aiuto di Dino Passeri, imprenditore e general manager di Distretti Ecologici, società con cui abbiamo già redatto una guida pratica al Superbonus. La direttiva oggetto di discussione, premette Passeri,  “in sede comunitaria è inserita in un quadro istituzionale più ampio che parte da provvedimenti che risalgono ad almeno l’ultimo decennio, politiche che vanno dalla decarbonizzazione a Cop 26, ovvero l’efficientamento energetico”. Quest’ultimo “è proprio il perno su cui si incentra tutta la politica di Distretti Ecologici”, prosegue l’imprenditore è tuttavia “fondamentale che questa misura non venga scaricata sulle spalle solo dei proprietari di case. Gli investimenti per portare edifici e abitazioni a una classe energetica adeguata richiedono investimenti che talvolta non sono nelle possibilità dei proprietari, che lascerebbero poi bloccate le strutture. In questo momento storico significherebbe mettere un limite all’impatto positivo che il Superbonus sicuramente sta generando”.

 

Come reagirà il mercato immobiliare a una misura che minaccia di porre “fuorilegge” quasi un terzo degli edifici perchè troppo inquinanti?

“Occorrerà porre l’accento sull’importanza strategica dell’efficienza energetica, attraverso la quale si intende perseguire un obiettivo indicativo di riduzione dei consumi. Accelerare la riqualificazione degli edifici consentirà di compiere un salto di qualità, con ricadute tecnologiche, ambientali, economiche e occupazionali di grande rilievo”.

Ripartiamo dalle basi: che cosa significano le classi energetiche,  come si certificano e come si fa a sapere in quale classe energetica è la propria casa?

“La classe energetica di un immobile identifica le prestazioni energetiche dello stesso attraverso un processo approvato dagli organi competenti. L’obiettivo è quello riuscire a determinare con dei parametri precisi e scientifici il consumo di energia di un edificio. Identificate le prestazioni energetiche dell’immobile, questo verrà classificato con delle lettere che andranno dalla A4 (massima classe di efficienza) fino alla G (classe minima, quindi con maggior consumo). Identificare la classe energetica ci permetterà non solo di sapere quanto il nostro immobile sia “energivoro” ma anche di stabilirne preventivamente i consumi. La Distretti Ecologici, nel caso del Superbonus 110, offre un servizio completo chiavi in mano che parte dall’analisi dello stato di fatto dell’immobile fino alla chiusura dell’invento con la cessione del credito che comprende analisi documentale, sopralluogo, rilievi, Cilas, Ape pre e post, asseverazioni, intervento, controllo qualità e cessione del credito fiscale generato”.

Il Superbonus può aiutare mettersi in regola in anticipo con la stretta Ue. Il settore edile è però a corto di materie prime e sovente i condomini sono spaventati dalla scarsa certezza dei preventivi ….

“La misura dell’Unione Europea dovrebbe partire dal 2027, obbligando – nel caso di compravendite – l’acquirente a raggiungere una determinata classe energetica entro tre anni dalla stipula dell’atto di vendita. Sicuramente approfittare subito del Superbonus 110%  è motivo per anticipare le eventuali norme che saranno introdotte a seguito del recepimento della  direttiva. Per quanto riguarda il problema delle materie prime, Distretti Ecologici nel corso del tempo ha attuato una politica di approvvigionamento di materie prime per l’edilizia ed è quindi in grado di fornire al cliente un intervento completo nel pacchetto dell’intervento”.

 

Per accedere al Superbonus è sufficiente sia in regola il palazzo nella sua struttura e nelle parti comuni o occorre certificare che nessuno dei singoli condòmini abbia commesso irregolarità nella propria proprietà esclusiva?

“Per poter usufruire dell’incentivo del Superbonus 110 il perno dell’intervento resta la possibilità del salto delle due classi energetiche dell’immobile. Questo dovrà, sulla base del decreto, essere effettuato potando a termine una serie di interventi trainanti (sulle parti comuni del condominio) e trainati (che riguardano le singole unità abitative). La possibilità di poter intervenire sulle parti comuni diventa fondamentale, in quanto questi stessi interventi sono spesso determinanti per intervenire in maniera sostanziale sulle cause della dispersione di energia, rendendo così più semplice il salto delle due classi. Questo determina la necessità di non avere alcun tipo di abuso importante nelle parti comuni. Gli interventi trainati invece, coinvolgendo le singole unità abitative, possono essere non eseguiti nei singoli appartamenti. Questo significa che, qualora vi siano singoli appartamenti con abusi importanti, questi non potranno usufruire di quegli interventi che riguardano il singolo appartamento ma solo degli interventi nelle parti comuni. Questo è valido nella maggior parte dei casi ad eccezione per quei condomìni (spesso molto piccoli) dove l’intervento nelle singole parti comuni non è sufficiente per il salto delle due classi, rendendo necessario unire più interventi possibili (trainati e trainanti). Affidarsi ad aziende esperte nel Superbonus come la nostra serve proprio a ridurre al minimo le possibilità di errore che metterebbero a rischio la possibilità di usufruire di questa incredibile opportunità che regala questo incentivo per essere protagonisti nel cambiamento, ottenendo risultati importanti per l’ambiente ma anche per le nostre tasche”.

La stessa Bruxelles pare preveda la possibilità per i singoli Stati membri di incentivare i lavori necessari. Prolungherebbe il Superbonus così come è ora o vi apporrebbe delle modifiche?

“Il Superbonus è sicuramente uno strumento per attuare in pieno le politiche di efficientamento energetico. Sarebbe tuttavia utile integrare questo incentivo anche al settore dell’impiantistica sportiva pubblica e privata. Ricordo che proseguire sulla strada del Superbonus significherà avere un forte impatto sull’occupazione, sull’aumento del valore patrimoniale, sulla riduzione dell’inquinamento e del consumo energetico, sul miglioramento della qualità abitativa, dimostrando che ristrutturare conviene”.

Qui la prima parte della guida pratica al Superbonus, con le regole per richiedere l’incentivo ed effettuare i lavori a costo zero e qui invece la seconda parte con il vademecum per chi abita in un condomìnio