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Djokovic non è un santo, ma chi lo attacca è peggio di lui - Seconda parte

Il tennista perde il ricorso: cacciato perché senza visto. Non potrà giocare gli Australian Open

II fanatici dei vaccini non fanno bene alla causa

Solo che la loro narrazione non reggerà. Perché è falsa come l’Unione Europea. Perché le loro bocche non sono credibili. Perché è meschina e sovietica e cinese. Perché è una narrazione di merda. Una cosa, una, finalmente questa Lucarelli l’ha detta, anche se non se n’è accorta: “Vorrei avere un testimonial provax della forza di Djokovic ma non se ne trovano”. Fatti una domanda, datti una risposta: forse perché siete tutti quanti improbabili, voi fanatici dell’altra tribù? Perché i vostri involtini primavera vi perseguitano? Perché le vostre argomentazioni sono di schiuma? Perché il meglio che avete saputo fare è augurare morte e distruzione a chi legittimamente decideva, magari anche sbagliava, senza fare del male a nessuno? Perché tutte le vostre convinzioni stanno finendo allegramente a puttane, dal “protocollo Speranza” ai vaccini che risolvevano una volta per tutte, alle varianti micidiali che si risolvono da sole, ai lockdown dementi che servono solo al potere, ai tortuosi lasciapassare che incasinano e basta, specialità tipicamente italiana come un tempo la cucina e la moda?

Forse perché un testimonal del dovere e della proibizione, della punizione e del regime non è mai simpatico, non è mai credibile, è perfino un po’ mostruoso, come il Piero Pelù che arriva ad esultare perché in una scuola media una classe di dodicenni ha emarginato un compagno “novax”? Ma, come diceva a Milano Montagnier, il premio Nobel che secondo l’illustre Bassetti sarebbe “un vecchio rimbambito in carrozzella”, alla fine la natura vince. E la natura umana è quella della libertà. Tutto il resto è disumano.

Max Del Papa, 16 gennaio 2022

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