Commenti all'articolo Donne, toghe e Fiat: la vita straordinaria di Romiti
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8 Commenti
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Giovanni
20 Agosto 2020, 23:02 23:02
Bene la biografia di un grande manager al SERVIZIO del capitale ,ma cosa ha costruito per la società , la Fiat nel mondo una nullità mentre industria tedesca ha collaborato con i sindacati ed ora è al vertice Delle auto di qualità e modelli .
Felice
20 Agosto 2020, 18:31 18:31
Dice un vecchio e saggio proverbio “Quattrini e Santità la metà della metà”
Fabio
20 Agosto 2020, 15:39 15:39
Politicamente non so il suo valore … so per certo che ha distrutto l’espansione di Fiat ai tempi di Ghidella. Uno che, come il suo padrone Agnelli, interessava tutto, tranne che produrre automobili.
Per non parlare dell’importo della sua liquidazione (seppur legittimamente pagata da un’azienda privata) che fa venire il voltastomaco.
Sandro Cecconi
19 Agosto 2020, 22:51 22:51
Intervento di una tristezza tagica, Non tanto nei pettegolezzi di palazzo che in quest’Italia post seconda guerra mondiale è stata e continua ad essere, ma che nel descrivere la fìgrandezza di un manager si ricorra a simili stro.n…..te. Perché tali sono.
Gran brutta decisione mandare il proprio cervello all’ammasso.
Guido Moriotto
19 Agosto 2020, 22:16 22:16
Penso che Cesare Geronzi si sarà toccato a lungo e, visto il taglio dello scritto, cercherà con tutte le sue forze di lasciare questa valle di lacrime dopo Bisignani.
L’altro Cesare, Romiti, posizionato sull’uscio di dov’è adesso, sta già aspettando l’autore di questo squallido scritto, impaziente di prenderlo a calci per i secoli dei secoli.
Bene la biografia di un grande manager al SERVIZIO del capitale ,ma cosa ha costruito per la società , la Fiat nel mondo una nullità mentre industria tedesca ha collaborato con i sindacati ed ora è al vertice Delle auto di qualità e modelli .
Dice un vecchio e saggio proverbio “Quattrini e Santità la metà della metà”
Politicamente non so il suo valore … so per certo che ha distrutto l’espansione di Fiat ai tempi di Ghidella. Uno che, come il suo padrone Agnelli, interessava tutto, tranne che produrre automobili.
Per non parlare dell’importo della sua liquidazione (seppur legittimamente pagata da un’azienda privata) che fa venire il voltastomaco.
Intervento di una tristezza tagica, Non tanto nei pettegolezzi di palazzo che in quest’Italia post seconda guerra mondiale è stata e continua ad essere, ma che nel descrivere la fìgrandezza di un manager si ricorra a simili stro.n…..te. Perché tali sono.
Gran brutta decisione mandare il proprio cervello all’ammasso.
Penso che Cesare Geronzi si sarà toccato a lungo e, visto il taglio dello scritto, cercherà con tutte le sue forze di lasciare questa valle di lacrime dopo Bisignani.
L’altro Cesare, Romiti, posizionato sull’uscio di dov’è adesso, sta già aspettando l’autore di questo squallido scritto, impaziente di prenderlo a calci per i secoli dei secoli.
Boia di porci padroni