In Europa gli altri Paesi affrontano il virus potendo contare su un assetto statale che funziona. L’Italia si scopre nell’emergenza con un sistema politico ingessato che non crea alternative alla vanità di un governo sbandato. Nella maggioranza i due soci principali, diversi per storia e sentimenti, non trovano una sintesi strategica e ripetono la dinamica rissosa che un anno fa portò alla caduta del Conte 1. L’opposizione fa proposte inascoltate e, com’è naturale, sembra perplessa di fronte alla prospettiva di caricarsi il peso del disastro incombente.
Il ragionamento corrente è che non si può cambiare la guida durante l’emergenza. Forse il concetto va ribaltato: per uscire dall’emergenza occorre cambiare la guida che finora l’ha aggravata. Meno conferenze, meno dpcm, più libera iniziativa, più fiducia.
Antonio Pilati, 19 maggio 2020