Appunti sudamericani

Dopo l’Ecuador, la Bolivia: trucidati 5 soldati, è allarme narcos

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Sono stati bruciati vivi da un’organizzazione criminale vicino al confine con l’Argentina. Gli agenti in uniforme stavano inseguendo una banda che trasportava sostanze chimiche illegali quando si è ribaltata sull’autostrada vicino a Villamontes. I narcotrafficanti hanno approfittato dell’incidente per disarmarli, cospargerli di benzina e dargli fuoco.

La morte dei cinque soldati ha sconvolto il Paese per la sua particolare crudeltà. Il furgone su cui viaggiavano stava inseguendo un veicolo carico di sostanze chimiche illegali. Poi è stato spinto fuori strada e si è ribaltato. Approfittando dello stato confusionale in cui si trovavano gli uomini a causa dell’impatto, i loro aggressori hanno tolto loro le armi, li hanno cosparsi di benzina e gli hanno dato fuoco. Poi se ne sono andati, lasciando sul posto i fusti di benzina.

Poco dopo, uno di loro si è vantato del crimine, che è stato registrato in uno dei tanti audio diffusi sui social network. “Tanto che questi delinquenti fanno piangere la gente, adesso bruciano come i cani che sono”, si sente dire in una delle registrazioni.

La Bolivia è il terzo produttore di cocaina al mondo, dietro a Colombia e Perù. Una settimana fa, il governo ha effettuato uno dei sequestri più significativi della storia: 8,7 tonnellate di cocaina che stavano andando in Cile per essere trasferite da lì ai Paesi Bassi.

Una delle novità più importanti del 2023 è stata la spettacolare fuga dal Paese dell’uruguaiano Sebastian Marset, considerato un “narcotrafficante di livello mondiale”, che dalla Bolivia è fuggito poco prima della sua cattura. Lapresenza di Marset in Bolivia significa che i cartelli transnazionali della droga sono già sbarcati e sono sempre più forti in Bolivia.

Paolo Manzo, 14 gennaio 2024


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