Commenti all'articolo Dosi, scuola, economia: oltre la propaganda c’è il buio

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Mauro
Mauro
28 Dicembre 2020, 15:57 15:57

Oramai è tutto inutile, è finita.

Gianluca
Gianluca
28 Dicembre 2020, 15:01 15:01

Un messaggio di Speranza.

Oggi siamo passati dalla zona rossa alla zona arancione, i commercianti però vedono nero essendo al verde. Si potrà quindi uscire di casa al max. in 2 prossimi congiunti, con la mascherina e dopo essersi lavati la mani, per raggiungere comuni con max. 5.000 abitanti distanti non più di 30 km. a una velocità media di 50 kmh. Occorre dotarsi di autocertificazione, rientrare entro le 22 e non fare visita ai parenti più di una volta al giorno. E’ consentito fare la spesa ma solo per beni di prima necessità (ad esempio la carta igienica non è ammessa se avete comprato un quotidiano). Le presenti disposizioni decadono se dimostrate la seria intenzione di vaccinarvi e pronunciate una breve orazione in lode alle misure restrittive.

Kim
Kim
28 Dicembre 2020, 14:51 14:51

Dal 7 gennaio partirà un nuovo lockdown che durerà almeno fino alla somministrazione del vaccino a tutta la popolazione vaccinabile.
Continuerà quindi l’addestramento per ripristinare lo spirito dell’uomo socialista in creazione in un contesto collettivista accentrato.
In questo periodo gli sporchi borghesi ripristineranno la consapevolezza della legittimità dellesproprio tramite tassazione dei loro beni superflui finalizzato alla ricostruzione nazionale e per pagare il debito per gli aiuti europei.
Commercianti e ristoratori non vanno aiutati poiché quali attori e fautori del libero mercato, devono accettarne le regole ineludibili, che saranno tuttavia annientate a breve nella nuova società collettivista.
L’unica indennità perequativa che andrebbe introdotta con gli arretrati è quella per bilanciare il passaggio lira euro del 2002 per i dipendenti. Più la scala mobile ovviamente.

Giovanna
Giovanna
28 Dicembre 2020, 14:48 14:48

Ritengo che la cosa che spaventi di più, in assoluto, l’essere umano, sia l’incertezza del futuro. Le (poche) certezze che si hanno riguardo al presente servono da “calmieratore” rispetto al senso di angoscia dato da un futuro a noi sconosciuto. Se, in questo momento storico, si sommano l’incertezza del presente e l’incertezza del futuro creata da questi dilettanti allo sbaraglio, la frittata “mentale” è fatta, il cervello va in tilt, si fatica a ragionare lucidamente. Se poi si aggiungono tutte le campane discordanti che si sentono, non si è più in grado di farsi un’idea di come stiano, in realtà, le cose; si tende a perdere un po’ la bussola e quello che sembrava sicuro e granitico non lo è più. E qui entra in gioco lo scoramento, l’apatia, la perdita delle forze (mentali), la mancanza di qualcosa che stimoli e che dia la forza di affrontare il domani con serenità e ottimismo.
Ecco, questo ci hanno tolto e ci stanno togliendo questi mentecatti e il covid qui c’entra poco. Il dilettantismo e l’improvvisazione possono causare danni peggiori di un virus letale come questo…

Artemide
Artemide
28 Dicembre 2020, 14:42 14:42

Pietro di Leo, perché questa aspettativa che le scuole di secondo grado si facciano di presenza? Si metta nei panni dei docenti, oramai quasi tutti avanti con gli anni, che per le feste non sono stati con i nipoti, ma che da giorno 7 gennaio 2021 saranno costretti a permanere con trenta docenti per classe, quindi, con almeno centoventi estranei per minimo quattro ore di seguito e per le stesse quantità di ore, costretti a respirare il proprio fiato mentre spiegano ad alta voce gli argomenti in programma.
Ci sono stati parecchi docenti e personale ATA che hanno perso la vita per causa del virus “Covid 19”, morti che non sono stati citati dai media per avallare la tesi della Azzolina, cioè che “le scuole sono in sicurezza”.
In verità le scuole devono rimanere aperte perché considerate solo come parcheggio di minori e i docenti come baby sitter, non come luoghi di cultura ed apprendimento.

Nessuno che faccia il paragone tra le scuole, (che non fanno reddito) e i teatri e i cinema (che fanno reddito), che hanno sale enormi ed il pubblico permane soltanto un paio di ore, eppure rimangono chiusi.