Dove sbaglia Report su Sgarbi

7.6k 11
Sgarbi Report

Non entro nel merito delle inchieste di Report su Vittorio Sgarbi, che non ha certo bisogno di essere difeso da me. Io mi occupo di letteratura e di Letteratura Sgarbi sa poco o nulla, ma non è un male. È un bene. Il miglior non critico di arte italiano ma il miglior visionario di arte italiana. Se potesse verrebbe porta a porta a parlarcene a farci capire a farci diventare più sensibili perché l’arte oggi è con parte. Sgarbi è oggi al centro di un bersaglio continuo da parte di Report: ciò non mi scandalizza.

Mi scandalizza l’uso che Report fa dei servizi.

Venti anni fa paolo Pietrangeli – autore della canzone simbolo della contestazione “Contessa” – incontrato dietro le quinte del “Maurizio Costanzo Show” mi disse: “Vedi Gian Paolo, non importa cosa uno dice ma come lo inquadro e che sonoro faccio usare. Pietrangeli mi fece capire che anche il discorso più assennato poteva essere neutralizzato dalla inquadratura di un piede o di un altro ospite”. Le inchieste di Report su Sgarbi sono legittime ma nessuno ha notato ad oggi una violenza subliminale: Sigrfrido Ranucci e i suoi inviati continuano a ripetere che è una inchiesta e se ne occuperà la magistratura. Non emettono sentenze. Però intanto: sottofondo della sigla del ladro “Lupin”, della “Pantera rosa e ispettore closeau”, “007.

Se la voce narrativa accompagna le immagini e le parole di pentiti di se stessi (tutti ex collaboratori mai un collaboratore contemporaneo) tutto viene sovrastato dalla musica che già di per sé traduce tutto in farsa e al contempo in condanna. E il rigore dell’inchiesta diventa così infotainment: da una parte – quella rigorosa si sottolinea la innocenza di Sgarbi sino a sentenza- dall’altra musica e parole lo condannano più che ad un politico colpevole di qualche macchia ad una macchietta. E qui sta l’errore di “Report”: aver paura del nemico che si combatte cercando di rendere un servizio a quattro (ReportIl Fatto) ad una presunta leggerezza che però la denuncia giornalistica non è.

Non sta a me giudicare, abbiamo rispetto l’uno dell’altro da tanti anni, ma tutto si può dire tranne che Sgarbi nel bene o nel male non cerchi di spiegare a mia mamma (come direbbe Mario Giordano) il valore di quell’opera d’arte che siamo noi.

Gian Paolo Serino, 29 gennaio 2024

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).

Ti è piaciuto questo articolo? Leggi anche

Seguici sui nostri canali
Exit mobile version