Politica

“Dovevamo morire come gli ebrei”: l’audio choc di Pittella

La sparata dell’ex governatore – ora plenipotenziario di Azione nella regione – scatena il caos sulle elezioni regionali in Basilicata

Marcello Pittella ebrei © pixelshot tramite Canva.com

Dopo Sardegna e Abruzzo, riflettori accesi sulle prossime elezioni regionali. Uno degli appuntamenti più chiacchierati è quello in Basilicata, dove il campo largo giallorosso ha evidenziato tutte le sue criticità e dove il governatore uscente Vito Bardi ha raccolto il sostegno anche di sigle esterne al centrodestra come Italia Viva e Azione. Ma nelle ultime ore non si sta parlando del voto lucano in relazione ai candidati, ma per Marcello Pittella. L’ex governatore è oggi plenipotenziario di Azione nella regione e ha sollevato un polverone per quanto affermato in un audio privato (ma reso pubblico da qualcuno con l’obiettivo di colpirlo). E la sua sparata non è passata inosservata.

L’audio in questione riguarda le dinamiche di alleanza in vista delle regionali, con Azione tagliata fuori dall’asse Pd-M5s. Ebbene, Pittella ha paragonato se stesso agli ebrei mandati a morire nelle camere a gas della Germania nazista: “L’uomo di fiducia della Schlein dice che Azione non può partecipare alla lista del centrosinistra perché Calenda ha avuto delle parole poco tenere sul Pd e Conte e soprattutto perché ha detto che Bardi è una brava persona. È un comunicato che fa mettere le mani nei capelli. Mi rattrista tremendamente perché vuol dire che c’è proprio un’azione a far male, a far morire. Sapete quando deportavano gli ebrei e dovevano portarli nelle camere a gas? Ecco, io sono un ebreo per loro che deve morire”.

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Sempre nello stesso messaggio vocale inviato ai suoi sostenitori, Pittella ha parlato di Chiorazzo e delle dinamiche di Azione – “ora dobbiamo soltanto, se siete d’accordo, lavorare molto, dimostrare che siamo forti in campo, determinati, decisi e che sopravviviamo anche a coloro i quali attentano alla nostra vita politica e istituzionale” – ma poco importa. Ciò che fa notizia di quell’audio è naturalmente il paragone improprio con i milioni di persone sterminate dall’ideologia hitleriana. Parole di “una gravità assoluta” secondo il renziano Enrico Borghi. Le polemiche sui social sono a dir poco roventi e Pittella ha tenuto a fare un passo indietro porgendo le sue scuse: “Giorni di stress e tensione emotiva hanno generato una ingiustificata e totalmente non voluta iperbole in un audio privato. Parole che ho usato per rappresentare il modo in cui, dopo aver governato la Regione per il centrosinistra con dignità e onore, siamo stato trattati. Sono profondamente dispiaciuto per l’accaduto e mi scuso con chi può essersi sentito offeso”. Basteranno le scuse per silenziare le polemiche? Seguiranno aggiornamenti, ma si tratta dell’ennesima dimostrazione di un clima politico tutt’altro che sereno.

Massimo Balsamo, 18 marzo 2024

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