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Draghi ci riprova? Blitz sul fisco a governo dimissionario

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Un mistero avvolge la delega fiscale, approvata – con “sfarinamento della maggioranza”, come dichiarato dallo stesso Presidente del Consiglio, in particolare sulla parte relativa al catasto –  dalla sola Camera dei deputati.

Qualcuno, infatti, sta tentando di riesumarla in Senato nonostante:

1. il 27 luglio, la Presidente del Senato abbia disposto di far procedere solo gli atti dovuti (e questo non lo è), quelli urgenti connessi ad atti internazionali e comunitari come il Pnrr (e questo non lo è) e quelli sui quali si registra un ampio consenso (e questo non lo è);

2. il 28 luglio, in Commissione Finanze, esponenti di almeno cinque gruppi parlamentari, e lo stesso rappresentante del Governo, si siano detti contrari a portare avanti il disegno di legge;

3. sia impensabile che, in caso di approvazione, un Governo dimissionario voglia, a un mese delle elezioni, attuare la delega attraverso l’emanazione (di fatto senza controllo parlamentare) dei decreti legislativi delegati su una materia delicata come quella fiscale.

La domanda sorge dunque spontanea: cui prodest?

Giorgio Spaziani Testa, 4 agosto 2022