Dopo l’introduzione del lasciapassare sanitario per tutti i lavoratori, Massimo Cacciari ha sparato a palle incatenate contro Mario Draghi e il Partito Democratico sul green pass. In una intervista rilasciata ad Affari italiani.it, il filosofo veneziano è stato ancora una volta drastico nel giudizio: “Il green pass crea una complicazione inaudita, oltre al vulnus di tipo giuridico-istituzionale di cui ho parlato tantissime volte, anche con fior di giuristi, e di cui ormai non dico più nulla avendo la nausea. Mi arrivano ogni giorno centinaia di mail, soprattutto da parte di piccoli imprenditori, che segnalano le incredibili complicazioni che l’obbligatorietà del green pass crea. Una scelta la cui ragione continua a sfuggirmi”.
La bordata di Cacciari sul green pass
Ed ecco la bordata al governo a trazione dem: “Draghi se ne straf***e, sono giochetti che lascia fare ai politici. Draghi si occupa di economia industriale e finanza. È ovvio che tra i partiti quello più convinto sul green pass obbligatorio sia il Pd, è la forza politica più governativa di tutte negli ultimi 30 anni”.
Un partito tanto convinto che il suo leader, l’evanescente Enrico Letta, interpellato in quel di Caserta in merito alla spinosa questione, ha dichiarato che “non è possibile che una minoranza che non si vuole vaccinare detti legge.” Ergo, secondo il capo di un partito che una volta sosteneva di rappresentare tutti i lavoratori, in questa allucinante nuova normalità si ribalta la logica più elementare. Chi, infatti, decide di non vaccinarsi, esercitando una facoltà di scelta sulla carta ancora libera, diventa automaticamente un despota. Mentre invece costringere i cittadini in attività a vaccinarsi con il ricatto imposto da una lasciapassare di stampo stalinista è cosa buona e giusta per questo ennesimo genio del terrore virale.