Mario Draghi si presenta in conferenza stampa con il quarto d’ora accademico di ritardo. Parla di “fiducia”, chiede “unità”, augura “un buon anno”. E dopo l’ultimo decreto sull’obbligo vaccinale, dopo le decisioni di riaprire le scuole in lite con alcune Regioni, dopo le voci di un possibile passo di lato nella corsa al Colle, il premier difende le sue scelte e attacca i non vaccinati che creerebbero “gran parte dei problemi” dell’Italia.
La scuola e le nuove restrizioni
Non intende fare passi indietro, Draghi. Non sulla scuola, perché tutti gli altri grandi Paesi Ue sono ripartiti con gli studenti in aula nonostante Omicron. Non sul “respingere un ricorso generalizzato alla didattica a distanza”, visto che non avrebbe “senso” permettere ai ragazzini di andare la sera “a mangiare la pizza” e poi lasciarli a casa da scuola. E non indietreggia neppure sull’obbligo vaccinale e sul super green pass, che servirebbero a spingere le vaccinazioni e a ridurre la presenza di no vax in terapia intensiva.
La (mezza) bugia sui no vax
I commensali sanno che non siamo affatto contro i vaccini. Anzi. Per anziani e fragili sono uno degli strumenti per evitare di tirare le cuoia. Però scaricare solo sui no vax i malanni di questo mondo appare un tantino esagerato. “La gran parte dei problemi che abbiamo derivano dai non vaccinati”, ha detto Draghi, “le persone non vaccinate hanno una probabilità molto maggiore di sviluppare la malattia”. Roberto Speranza ha sciorinato i numeri: i 2/3 delle terapie intensive sono occupate dai no vax, il 50% dei letti in area medica lo stesso. “Se vogliamo ridurre la pressione sugli ospedali, salvare vite umane e far ripartire l’Italia la strada è quella di ridurre l’area dei non vaccinati”, ha detto il ministro della Salute.
Bene. Ma non vi pare un po’ troppo? Perché se gli ospedali sono “in affanno”, come ha rivelato oggi il Qn, forse la colpa è anche dalla mancata assunzione di medici e infermieri. Forse la colpa è anche del “trucchetto” sul numero di letti in terapia intensiva disponibili in ogni Regione. E poi appare ormai chiaro che l’epidemia corra eccome anche tra i vaccinati con due dosi. Con super green pass, milioni di vaccinati, lockdown “di fatto” per i non vaccinati, green pass per andare dal parrucchiere, tamponi per entrare in Italia, siamo sicuri che la colpa sia ancora tutta dei no vax?
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