Cronaca

Droga, alcol e stupri: com’è possibile il party diabolico a soli 14 anni?

Denunciati 24 minori per una festa con droga e alcol, finita con la violenza: diffuso il video

Cronaca

Non è facile raccontare questa mostruosità, ma è doveroso al fine di evitare una discesa inesorabile nel degrado della nostra civiltà. Tutto inizia nel capodanno 2021 quando, una ventina di ragazzi si danno appuntamento a casa di un 14enne in provincia di Firenze. L’intenzione è trascorrere una notte a base di sesso, droga e alcol. Organizzazione a dir poco diabolica nei dettagli: c’era chi doveva portare la droga, chi gli alcolici, chi i profilattici. Il party vedeva, inizialmente, la presenza di 9 ragazzi e 8 ragazze, fra le quali 2 dodicenni. Proprio queste due ragazzine, stordite con drink e spinelli, su indicazione dell’organizzatore della festa, avrebbero nascosto la loro età agli altri partecipanti.

A far scattare le indagini è stata la denuncia presentata dalla madre di uno dei ragazzi, che avrebbe trovato nello smartphone del figlio un video in cui si vedono un ragazzo e una ragazzina apparentemente più piccola intenti ad avere un rapporto sessuale. L’indagine, molto articolata è stata condotta dal centro operativo per la sicurezza cibernetica della polizia postale per la Toscana e coordinata dalla procura dei minori di Firenze, che ha portato non solo all’identificazione dei minori coinvolti, ma ad indagarli per violenza sessuale aggravata commessa in danni di 2 dodicenni, oltre che per produzione, detenzione e divulgazione di materiale di pornografia minorile.

È necessario criticare con forza determinati eventi ripugnanti ed è fondamentale iniziare seriamente a chiedersi: “Perché accadono questi terribili episodi?”. Sesso, droga e alcol, un mix di elementi uniti per donare la sensazione di vestirsi da ribelli, ma di fatto totalmente “conformisti” a stereotipi finti. Dinanzi all’ennesimo grave episodio di violenza ed a una malvagità dilagante, è urgente fare qualcosa per bloccare o limitare al massimo queste tragedie. Bisogna intervenire sul piano culturale.

Più volte ho sottolineato nei miei articoli realizzati per Nicolaporro.it, la necessità di attivare degli strumenti di “formazione sociale” al fine di stimolare il più possibile gli aspetti interiori dell’empatia, del rispetto reciproco e del bisogno di aiutare il prossimo, considerandosi cellule dello stesso corpo di questo Pianeta. Può sembrare una banalità, ma fino a quando non sarà entrata nella coscienza collettiva la necessità di amarsi reciprocamente, eventi raccapriccianti come questi potrebbero continuare a verificarsi. L’educazione ad esclusiva responsabilità delle famiglie non è più sufficiente, è auspicabile il coinvolgimento delle scuole, di programmi televisivi didattici ed un nuovo tipo d’informazione che sia in grado di far elevare la consapevolezza dei cittadini.

Carlo Toto, 14 luglio 2023