Politica

Due paroline ai compagni sul “Berlusconi Airport”

La sinistra continua a non digerire l’intitolazione di Malpensa al Cavaliere: patetico moralismo da salotto

Aeroporto Berlusconi

Cari compagni e care compagne, e se preferite mettiamoci pure (eccezionalmente) car* compagn*, per i genericamente neutri e i sessualmente indecisi (non si sa mai non recepiate il messaggio), ci avete stancato con i vostri insopportabili piagnistei e il vostro patetico moralismo da salotto. Per decenni avete egemonizzato la toponomastica, regalandoci bizzeffe di vie di chiara derivazione sovietica: da via Lenin a via Marx, passando per via Rivoluzione d’ottobre, per arrivare fino a corso Unione Sovietica e persino a via Stalin, e, adesso, avete anche il barbaro coraggio di farci un pippone assurdo per l’aeroporto di Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi. Ma fateci il piacere.

Il Cavaliere è stato un personaggio divisivo obietterete. Certo. E allora Marx, Lenin, Gramsci, Togliatti, Berlinguer e da ultima Nilde Iotti? Non si tratta forse di figure altrettanto, o forse anche più divisive di Silvio Berlusconi? Per non parlare poi di autentici criminali del calibro di Stalin, Tito e Mao Tse Tung, anch’essi incredibilmente insigniti di simili riconoscimenti. Loro sì, ma Berlusconi no. Berlusconi mai. Ipocriti. Dispensate lezioncine di morale se si parla, come in questo caso, di riconoscere i meriti di personaggi a voi sgraditi, ma non provate neppure un pizzico di vergogna per aver celebrato e difeso dei riconoscimenti concessi per commemorare regimi totalitari e dittatori sanguinari.

E sapete perché? Perché vi credete da sempre gli “eletti dalla storia”, quelli a cui tutto è concesso, gli eroici liberatori, sebbene a liberarci siano stati poi quegli “alleati” che oggi tanto schifate. Perché vi immaginate da sempre moralmente e culturalmente superiori, sebbene non siate né l’uno, né l’altro; vi professate “casti e puri”, ma nei fatti siete ben altra cosa, comunque lontana anni luce dai concetti di castità e di purezza.

Fatevene una ragione: non siete moralmente superiori, e non lo siete mai stati, semplicemente perché, mentre vi riempivate la bocca con la cosiddetta “questione morale”, il vostro Pci si finanziava illecitamente quanto e ancor più degli altri partiti, attingendo peraltro a montagne di soldi provenienti da una potenza nemica come l’Urss. E il vostro amatissimo Enrico, proprio lui, altro fulgido esempio di castità, sarà stato anche dolce ed abile nel predicare bene, ma non certo migliore di altri leader politici della Prima Repubblica. E poi c’è la questione superiorità culturale. Ma poi superiorità de che? Al massimo siete stati solo più bravi ad occupare i gangli vitali della macchina pubblica (sì, effettivamente ad occupare siete tuttora molto bravi) e a vendere bene voi stessi e le vostre presunte capacità intellettuali. Presunte, appunto. Ma di certo non possedete alcun genere di superiorità, né morale, né tantomeno intellettuale.

Per cui, vedete bene di darvi una bella ridimensionata, fate pure una consistente scorta di Maalox se volete, vi gioverà a digerire una volta per tutte l’aeroporto internazionale “Silvio Berlusconi”, e dateci un taglio con queste inutili polemiche. Oppure spostatevi pure nel vicino scalo di Linate, ove il compagno Beppe Sala ha eroicamente sollevato le barricate per scongiurare ogni eventuale riconoscimento al Cavaliere. O magari, perché no, seguite il saggio consiglio della compagna Greta Thunberg: smettete di viaggiare, perché il trasporto aereo inquina troppo e non è abbastanza green.

Oppure, se nessuna delle alternative proposte vi aggrada, andate allegramente a farvi fottere. Col pugno alzato e sulle note di Bella Ciao, se preferite. Avete proprio rotto i coglioni.

Salvatore Di Bartolo, 20 luglio 2024

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