Dylan Dog, investigatore dell’incubo, anticonformista nato, playboy consumato infine è stato sconfitto. Il detective londinese, giacca nera, camicia rossa, Clarks ai piedi, un’icona insomma, non si è mai arreso al pensiero alla moda. Lo fa ora dopo anni di onorato servizio. Dylan Dog è stato un mito per alcune generazioni di lettori, da quando uscì La notte dei morti viventi, nel 1986. Sceneggiatura del suo inventore, Tiziano Sclavi, disegni di Angelo Stano. Siamo arrivati al numero 399 (Oggi sposi) e assisteremo al matrimonio tra Dylan Dog e il suo aiutante, il simpaticissimo Groucho, freddurista ispirato al grande comico Groucho Marx.
Sarà una gag, un trucco narrativo? No, assicura Roberto Recchioni, direttore e curatore della collana. Sarà un matrimonio d’amore. Certo, un matrimonio un po’ strano visto che Dylan Dog fino a qui è stato un impenitente donnaiolo. Ma tutto è possibile e naturalmente lecito. Anche che Dylan Dog sia innamorato di Groucho. Anche che Dylan Dog, dopo aver sconfitto vampiri e streghe, si arrenda al politicamente corretto. Ma sarà davvero così? O sarà un escamotage per attirare l’attenzione su un fumetto che negli ultimi tempi sembrava avere il fiato corto?
Alessandro Gnocchi, 31 ottobre 2019