Commenti all'articolo “E allora ai migranti diamo i nostri traghetti!”. Meluzzi vs Cento

Torna all'articolo
guest
13 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
SIRO
SIRO
15 Marzo 2021, 7:54 7:54

Ora che CARTABIA, ex Presidente della Corte Costituzionale, è al Governo, si puo’ sperare che i nostri rappresentanti politici la interroghino non solo per conoscere i limiti del DIRITTO DI ASILO dopo che nella sentenza 63 del 2016, anche a Sua firma, è riportato che nella Costituzione, ciascun diritto fondamentale è predicato unitamente al suo limite e va bilanciato con altri diritti costituzionalmente protetti come, sicurezza, ordine pubblico,pacifica convivenza, affinchè nessuno fruisca di una tutela assoluta e illimitata e farsi tiranno, sperando nella reintroduzione della RISERVA EUROPEA SULL’ASILO come avevamo fino al 1989 e che azzererebbe sia le invasioni che le morti in mare!? Si spera che venga interrogata per conoscere la costituzionalità della protezione sussidiaria, di invenzione europea o umanitaria, che previste solo per gli extra-UE e non per gli europei o italiani, genera discriminazione nei nostri confronti!? Si spera che venga interrogata per sapere, dopo che la Corte Costituzionale nella sentenza 250 DEL 2010 ha affermato che la “CLANDESTINITA” è un reato che offende valori di rango costituzionale, come sicurezza, ordine pubblico, sanità ecc. e che è sbagliato ritenerlo un reato di mera disobbedienza non offensivo perchè offende questi valori, come può essere consentito come a Massa Carrara che clandestini occupino la casa di un privato cittadino, senza che nessuna autorità intervenga per collocarli in un CIE per… Leggi il resto »

SIRO
SIRO
14 Marzo 2021, 6:58 6:58

Come puo’ la Comunità internazionale proporre il Global Compact, o meglio Global invasione, e non accorgersi che è il diritto di asilo che va cambiato, in quanto mettendo una condizione sociale quale quella di profugo o richiedente asilo su un gradino superiore di diritti e privilegi, come quello di entrare in casa altrui e farsi mantenere, genera discriminazione di alcuni rispetto agli altri!? Questi privilegi di entrare in casa altrui e farsi mantenere che paiono previsti nel diritto di asilo , vengono oercepiti lesivi dell’uguaglianza di cui all’art. 3 della nostra Costituzione, che non consente distinzioni e privilegi davanti alla legge, sia nazionale che internazionale!? Non sarebbe ora di cambiare questo diritto di asilo, oggi diventato il CAVALLO DI TROIA DEI TEMPI ODIERNI E ARMA DI INVASIONE, RICATTO, E SOPRAFFAZIONE PER CHI LO SUBISCE, e renderlo fruibile solo in campi ONU a spese internazionali e di chi si fa la guerra, unico modo per tutelare tutti, anche i cittadini che vengono invasi col dovere di offrire accoglienza e mantenimento!?

Paolo
Paolo
12 Marzo 2021, 12:29 12:29

Cento? che lavoro faceva nella vita precedente?

marcor
marcor
12 Marzo 2021, 9:11 9:11

Meritorio Meluzzi perchè, dopo decenni, ha svelato l’ipocrisia dei cattocomunisti accoglioni. Se si vuole l’immigrazione indiscriminata, si abbattano le frontiere e si permetta l’arrivo dei clandestini con voli e navigazioni regolari.

Maura S.
Maura S.
12 Marzo 2021, 8:47 8:47

Io sono con Trump e con Meluzzi. ITALIANS FIRST, e dopo se possibile, si potrà anche aiutare chi entra in Italia come si deve, cioè con tanto di documenti e la voglia di lavorare, ( non di farsi mantenere oppure arricchirsi vendendo droga) Bisogna far capire a quei extra comunitari e altri che la smettano di fare figli per poi mandarli allo sbaraglio e farli mantenere da noi. ECCO QUANTO.

Gianluca
Gianluca
11 Marzo 2021, 20:52 20:52

Meluzzi ha espresso dei concetti condivisi dalla stragrande maggioranza del popolo italiano, con una inesattezza: non sono dieci milioni i potenziali immigrati africani ma qualcuno in più, avendo il continente africano un miliardo e duecento milioni di abitanti, cui possiamo tranquillamente aggiungere 230 milioni di pakistani, 170 milioni di bengalesi etc., tutta gente cui non possiamo negare un futuro migliore. Possiamo difenderci in un solo modo, impoverendoci a dismisura, come stiamo facendo.