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Cecilia Sala è libera: lo sbarco, il “grazie” a Meloni. Si va verso la scarcerazione dell’iraniano

Clamoroso successo della diplomazia e del lavoro sotto traccia del governo: la giornalista in carcere in Iran è stata liberata

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Cecilia Sala in Italia (2)

“È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala“. È con questa frase che, stamattina, il governo italiano ha annunciato la liberazione della cronista del Foglio e di Chora Media. “Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence – si leggeva – la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi. Il Presidente ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa”.

La notizia era tanto attesa, dopo le polemiche e la richiesta di silenzio stampa da parte della famiglia. Alla fine il governo, il ministero degli Esteri e l’intelligence hanno lavorato nel silenzio e sono riusciti a riportare a casa la nostra connazionale. Un successo su tutta la linea seguito, guarda caso, al viaggio di Giorgia Meloni negli Usa per provare a sbrogliare la matassa.

Cecilia era nella prigione di Evin a Teheran dallo scorso 19 dicembre. I fatti sono noti. Tre giorni prima, il 16 dicembre, a Malpensa era stato arrestato un cittadino iraniano, Mohammaed Abedini, su richiesta degli Stati Uniti. In molti ritenevano che il fermo della giornalista fosse una ritorsione e magari il tentativo di cercare uno scambio, ipotesi prima confermata e poi smentita dalle autorità iraniane. Le condizioni di detenzione della Sala sono state molto dure: per giorni è stata rinchiusa in una cella singola, senza un letto su cui dormire e senza i suoi occhiali. Poi ieri qualcosa era migliorato: nelle comunicazioni con la famiglia, l’inviata del Foglio e di Chora Media aveva raccontato di aver ricevuto un letto e i pacchi inviati dall’ambasciata italiana. Poi nella notte l’accelerazione: Cecilia è stata prima scarcerata e poi espulsa dall’Iran. Caricata su un aereo, è ora di ritorno in Italia.

“Sono orgoglioso di lei”, ha detto Renato Sala, papà della giornalista. “Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita. Credo che il governo del nostro Paese abbia fatto un lavoro eccezionale. Se mi sente la voce rotta, non vedevo l’orizzonte. È stato un lavoro di coordinamento straordinario. Confidavo nella forza di Cecilia”. Esulta anche Antonio Tajani: “Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!”. Sulla stessa linea Guido Crosetto: “Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto”.

Intellettualmente onesto, invece, il commento di Carlo Calenda (“È doveroso riconoscere al governo il merito per l’ottimo lavoro svolto in questo difficile caso”), di Elly Schlein (“Un ringraziamento al governo, al corpo diplomatico, ai servizi e a chi ha lavorato incessantemente in questi 20 giorni di apprensione e angoscia per questo risultato”) e Giuseppe Conte (“Un plauso a tutta la nostra filiera: dal Governo, alla diplomazia, ai servizi che hanno reso possibile questo risultato”).

Intanto, secondo quanto risulta a ‘L’Aria che tira’ su La7, fonti vicine al prossimo segretario di Stato americano Rubio sostengono che Mohammaed Abedini sarà scarcerato e probabilmente rimpatriato in Iran. Le cose però potrebbero non essere così rapide. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è stato a Palazzo Chigi, ma – fa sapere – non per discutere del caso come trapelato in un primo momento.

Intorno alle 16.15 il volo con a bordo Cecilia Sala è atterrato a Ciampino. Ad attenderla c’erano il fidanzato, i genitori, i colleghi di Chora Media e la premier. “Non è la mia storia, ero solo la persona che aspettava il suo ritorno. Ci sono due protagoniste in questa storia, una è Cecilia Sala e l’altra è Giorgia Meloni”, ha detto all’Ansa Daniele Raineri, compagno della giornalista. “L’ho trovata bene ma provata e stanca – ha aggiunto – È la solita Cecilia ma stanca. Sono stato felicissimo di averla vista arrivare”.

Le prime parole della Sala sono state per il padre: “Papà ti voglio bene, finalmente questa parentesi si è chiusa”. Meloni, nel salutarla, le ha invece detto: “Adesso devi solo stare serena, non dire niente. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte”. La giornalista è stata ascoltata dal Ros sempre a Ciampino, poi ha fatto ritorno a casa. Finalmente.

Articolo in aggiornamento

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