Cultura, tv e spettacoli

È morto Maurizio Costanzo

Il giornalista, conduttore e autore televisivo si è spento all’età di 84 anni a Roma

Ci ha lasciati Maurizio Costanzo. La notizia la dà l’Ansa e la conferma arriva dall’ufficio stampa del noto giornalista e conduttore. Si è spento poco fa a Roma all’età di 84 anni.

Si tratta senza dubbio di uno dei giornalisti più famosi d’Italia, in grado di rivoluzionare il linguaggio televisivo. Nato a Roma il 28 agosto 1938, Costanzo, oltre all’iniziale carriera sulla carta stampata, può vantare di aver firmato decine di programmi sia in radio che in tv, oltre a commedie teatrali. Sposato con Maria De Filippi dal 1995, ha raggiunto la grande popolarità negli anni ’70 conducendo in Rai il Talk Show “Bontà loro”. Poi il passaggio a Mediaset, con il suo longevo Maurizio Costanzo Show in onda dal 1982 per 40 anni di onorato servizio.

La sua carriera inizia a 18 anni come cronista di Paese Sera, quotidiano romano. A soli 22 anni diventa poi caporedattore della redazione romana del settimanale Grazia. Passa in radio qualche anno dopo e nel 1966 diventa coautore della famosa canzone “Se telefonando”, scritta con Ghigo De Chiara, messa in musica da Ennio Morricone e interpretata divinamente da Mina. Negli anni ’70 arriva la Tv di cui è autore di diversi programmi, tra appunto “Bontà loro”,  “Acquario”, “Grand’Italia”, “Fascination” e “Buona Domenica”. Il Maurizio Costanzo Show, invece, può vantare numeri da record: in 40 anni di puntate, ha collezionato oltre 55mila ospiti intervistati. Costanzo, oltre a collaborare stabilmente con alcuni giornali e a collaborare alla sceneggiatura di alcuni film, ha anche scritto numerosi libri. Si ricordano “Chi mi credo di essere” (2004), “E che sarà mai?” (2006), “La strategia della tartaruga” (2009) e “Sipario! 50 anni di teatro”.

Non si può dimenticare il suo impegno contro la mafia, che gli costerà un attentato. Durante una maratona Rai-Fininvest contro la mafia, insieme a Michele Santoro, Costanzo brucia una maglietta con scritto “Mafia made in Italy”. Nel 1993 la malavita risponde con un attentato ai suoi danni: una Fiat Uno imbottita di tritolo esplode in via Ruggero Fauro proprio mentre passano la Mercedes di Maurizio Costanzo e dell’allora compagna Maria De Filippi. Per fortuna, senza conseguenze.

Il messaggio della Meloni

Il premier Giorgia Meloni ha voluto condividere un messaggio per il giornalista appena defunto. “Ci lascia Maurizio Costanzo: icona del giornalismo e della tv, che ha saputo raccontare anni difficili con coraggio e professionalità. Grazie per aver portato nelle case degli italiani cultura, simpatia e gentilezza. Un pensiero a sua moglie Maria e ai suoi cari. Buon viaggio”. Il vicepremier Matteo Salvini invece aggiunge: “Grande tristezza e commozione. Se ne va un Grandissimo della televisione che ha accompagnato generazioni di italiani. Buon viaggio Maurizio, grazie di tutto”.

Il cordoglio di Giuseppe Conte

Su Facebook l’ex premier Conte scrive: “Ha rivoluzionato la comunicazione e la tv in Italia, senza mai mettere da parte l’impegno civile fino a sfidare senza paura la mafia, rischiando la sua stessa vita. Con Maurizio Costanzo se ne va un pezzo di storia culturale del nostro Paese”.

Il ricordo del Pd

La prima a scrivere un messaggio per Costanzo è Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd: “Maurizio Costanzo con il talk show ha inventato un nuovo modo di fare tv. Un uomo di grande creatività, personalità ed ironia che, con il suo salotto, ha attraversato un’epoca. Resterà indelebile la sua impronta sulla storia della tv e della radio. Condoglianze ai suoi cari”.

Pippo Baudo senza parole

Raggiunto dall’Adnkronos, Pippo Baudo si dice sotto choc: “Non lo sapevo e sono senza parole, è una notizia dolorosissima. È stato importantissimo. Ha inventato un nuovo modo di fare televisione, ha scoperto tanti personaggi, è stato un uomo tuttofare. È un uomo che ha vissuto anche pericolosamente, ha subito diversi attentati…un uomo completo”.

L’ultima stilettata alla Ferragni

Tra i suoi ultimi interventi, ricordiamo quello in occasione delle polemiche sulla presenza di Chiara Ferragni a Sanremo: “Indubbiamente è una battaglia giusta (quella contro la violenza sulle donne, ndr), giustissima. E serve anche per risolvere il problema vero della Ferragni, e cioè che deve trovare un modo per giustificare la sua presenza a Sanremo. E questo è un modo elegante per farlo”.

Notizia in aggiornamento