Il governo Conte 2 è passato dal rappresentare il modello italiano a essere il disastro universale con il più alto indice di mortalità. Le due cose – farsa e dramma – sono strettamente collegate: la seconda è la conseguenza della prima.
Commissario ai fallimenti
Ma siccome al peggio non c’è mai fine già avanzano con passo di carica la nuova farsa e il nuovo dramma: la campagna di vaccinazione più pazza del mondo. A gestirla sarà Domenico Arcuri – l’Emergenza fatta persona – che avendo già fallito tutte le campagne precedenti, invece di essere spedito in campagna, come sarebbe giusto e serio fare, sarà a capo anche dell’operazione per vaccinare circa 60 milioni di italiani da qui ai prossimi indefiniti anni.
In una conferenza stampa delle sue, prima di Natale, ha detto: “Il virus in sé non è preoccupante. Lo diventa quando attacca il corpo di una persona”. In effetti, la stupidità in sé non è un problema ma lo diventa quando si incarna in una classe dirigente.
Governo impreparato a tutto
Il grottesco dramma italiano è dato dalla misura siderale che c’è tra il governo e la situazione. Sabino Cassese lo ha detto esplicitamente: “Questa classe politica non è all’altezza di gestire le istituzioni”. Infatti, il dramma italiano non è solo il frutto dell’epidemia ma insieme dell’epidemia e dei danni che il governo in modo sistematico ha aggiunto trasformando una crisi sanitaria in una crisi istituzionale che ha condotto a cancellare, senza pari al mondo, le fondamentali libertà costituzionali senza ottenere nessun risultato pratico. Al danno la beffa.
Se si ripercorre il film dell’orrore dell’epidemia si vedrà che il governo, impreparato a tutto anche se diceva di essere pronto, prontissimo – si ricorderà l’intervista del professor Giuseppe Conte rilasciata alla Gruber – non è mai riuscito a tracciare l’infezione, ha fatto un uso irrazionale dei tamponi, non ha contenuto l’epidemia e, anzi, è riuscito a incentivarla e non si è mai organizzato per ricostruire sul territorio la medicina di base per proteggere gli ospedali senza ricorrere, come ha fatto, alla soppressione delle libertà e alla colpevolizzazione dei cittadini. Per condannare il governo non serve esprimere giudizi, basta la nuda e cruda cronaca. Purtroppo, in Italia la cronaca non fa più parte del giornalismo.
Voltare pagina
Davanti a questo evidentissimo fallimento perché non si dovrebbe concepire di cambiare il governo? Dinanzi a questa idea, apparsa dopo il discorso di Renzi in Senato, subito si alzano le voci dei giornalisti addolorati e vedovi anzitempo del professor Giuseppe: “È da irresponsabili far cadere ora il governo”. È vero esattamente il contrario: è da irresponsabili tenersi un governo che fallimento dopo fallimento ci ha condotti fin qui senza avere una benché minima idea di come uscire da una situazione che gli italiani pagano sulla loro pelle, sulle loro proprietà, sulle loro libertà.
Se un medico non è capace di curarvi, lo cambiate. Se un meccanico invece di aggiustarvi l’auto ve la danneggia, lo cambiate. E perché mai non bisognerebbe cambiare un governo che ha dimostrato di non saper governare?