Articoli

E ora Letta pensa di raccattare Conte - Seconda parte

Tutti contro tutti, insomma: Orlando spiazzato a sinistra dal suo vecchio compagno di merende Provenzano, a cui ha tolto il posto da ministro e che ora guida la frangia più estrema del partito mettendolo in difficoltà come ministro del Lavoro, Dario Franceschini, invece, in costante rottura con Letta e sempre più pentito di non essere più il capo delegazione del Pd al Governo e che non smette di fare un pensierino al Quirinale, convinto com’è , beato lui, di riuscire alla fine a trovarsi gli appoggi giusti. Letta sa bene che è iniziata una battaglia che rischia di diventare incontrollabile ed è indeciso se andare alle urne dopo l’elezione del Presidente della Repubblica, per poter fare lui le liste, o giocarsi la roulette di un congresso che difficilmente potrà vincere perché il Nazareno è ormai un Vietnam. Col senno di poi, al contrario di Enrico di Navarra, per il nostro Enrico, “il Pd non valeva bene Parigi”.

Luigi Bisignani, Il Tempo 27 giugno 2021

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva