I giornali di sinistra italiani domani non pubblicheranno neanche una riga del duro editoriale de Le Figaro di oggi contro il loro nuovo beniamino, e cioè Emmanuel Macron, riguardo alla vicenda della Ocean Viking.
Scrive il giornale francese: “Una politica pasticciata per affrontare l’immigrazione clandestina”, scrive oggi il quotidiano francese in un editoriale dal titolo “Macron preso nella sua trappola”. “A forza di dire o fare una cosa e il suo contrario – si legge – l’esecutivo è caduto nella sua stessa trappola. Come si può accusare di razzismo un deputato del Rassemblement National che si opponeva nell’emiciclo all’arrivo dell’Ocean Viking sulle nostre coste, quando una settimana dopo Emmanuel Macron e Gérald Darmanin cercano con ogni mezzo di respingere quella stessa nave? E allo stesso modo, come si può essere intransigenti con l’esecuzione degli obblighi di lasciare il territorio, auspicando al tempo stesso la facilitazione nella distribuzione di permessi di soggiorno per aiutare i settori di attività in difficoltà? Tutto questo non assomiglia né alla fermezza, né all’umanità, ma piuttosto a una politica pasticciata”.
Che ci fosse qualcosa dietro la reazione scomposta di Parigi lo si era capito già ieri, quando Parigi ha “minacciato” l’Italia di sospendere i ricollocamenti di richiedenti asilo che di fatto non sono mai iniziati. Dei 3.500 stranieri destinati alla Francia, infatti, al 10 novembre ne sono partiti solo 38. Molti meno di quelli previsti, ma molti meno pure dei 234 che erano a bordo della Ocean Viking. Darmanin è convinto che nel braccio di ferro a rimetterci sia l’Italia, visto anche l’appello agli altri Stati Ue a boicottare l’accordo sottoscritto con Draghi e Lamorgese. Ma i numeri smentiscono la Francia. E ne mostrano il fianco scoperto interno. Macron, come scrive Le Figarò, si trova in un cul de sac: non può mostrarsi troppo accogliente per non prestare il fianco alla destra; né può eccedere con la rigidità. Quindi si sfoga sull’Italia.
Senza contare che lo sbarco a Tolone della Ocean Viking apre un nuovo fronte sin qui inesplorato Oltralpe: si tratta infatti della prima Ong che abbia mai gettato l’ancora in un porto francese. Un pericoloso precedente, visto dagli occhi francesi, che potrebbe anche replicarsi in futuro. “Ora l’Italia non è più l’unico porto sicuro di sbarco”, ha sogghignato Meloni in conferenza stampa. E la cosa preoccupa Macron: aggiunge ancor più caos ad una politica, per citare Le Figarò, già di per sé “pasticciata”.
Nicola Porro, 11 novembre 2022