Detto altrimenti: “dobbiamo sì godere della nostra libertà (il libero arbitrio), ma anche avere sempre cognizione del limite che la circoscrive e la rende concreta (il “peccato originale” o l'”imperfezione” di noi liberali)”. Se, come ci auguriamo, caro Serra, usciremo presto da questo incubo con un vaccino, non è certo a Gea che dovremo dire grazie!
Corrado Ocone, 14 marzo 2020