Ormai praticamente inarrestabile negli atenei del mondo anglosassone, la dittatura del Pensiero Unico inizia a farsi dilagante anche nel Belpaese. Da Trento a Siena passando per Torino, dalla Normale di Pisa alla Bocconi di Milano fino all’immancabile Sapienza di Roma, tanti e in costante aumento sono i casi in cui le università italiane scelgono di abdicare al loro ruolo e di prostrarsi completamente alla forza dirompente dell’ideologia fondata sulla correttezza politica a tutti i costi.
Da centri di formazione del libero pensiero, i nostri atenei si riducono così, sempre più frequentemente, a luoghi di repressione del pensiero critico al servizio esclusivo dell’indottrinamento di matrice politicamente corretta. Nelle aule universitarie, irrefrenabili, dilagano la repressione e la censura, unitamente a sentimenti spiccatamente antioccidentali, anticapitalisti, anticristiani e antisemiti. Di contro, attecchiscono con sconvolgente facilità tutta una serie di dottrine neo pagane e neo marxiste, che si fanno spazio tra le giovani e malleabili menti di inconsapevoli studenti sempre più assoggettati alle perverse logiche del Pensiero Unico.
Talmente tanto, da spingerli persino ad odiare la loro storia e i loro valori, la loro cultura e le loro stesse radici, tutto sacrificabile sull’altare della correttezza politica. È la nuova deriva giovanile dell’Occidente oicofobico, per dirla con le parole del filosofo britannico Roger Scruton, quell’incontenibile odio di sé di cui avvedutamente parlava (in tempi non sospetti) un visionario Joseph Ratzinger, rimasto colpevolmente una Cassandra inascoltata.
È il nuovo volto della moderna civiltà occidentale, scristianizzata e de-occidentalizzata, afflitta dal peso di un’insostenibile fatica storica, fiaccata e debilitata, a tal punto da non riuscire neppure più ad amarsi, da riuscire a trovare solo e soltanto la forza per odiarsi. Visceralmente. È la nuova era post-cristiana, ormai passivamente e acriticamente accettata dai cristiani stessi. L’inizio del dominio incontrastato del Pensiero Unico, realizzato attraverso il capillare controllo della cultura e dei luoghi di formazione del sapere. La fine del dominio della cultura cristiano-occidentale. E probabilmente dell’Occidente stesso.
Salvatore Di Bartolo, 1° aprile 2024
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