“È una dichiarazione di guerra”. Raid e esplosioni: Israele attacca

Secondo Nasrallah, gli alti ufficiali di Hezbollah non sarebbero stati colpiti dall’attacco dei cercapersone e dei walkie-talkie. “La nostra infrastruttura non è stata scossa”, afferma, al contrario è “robusta, potente, coerente e non può essere scossa da un simile attacco”.

“Abbiamo subito un colpo molto duro, un attacco senza precedenti, ma questo è lo stato di guerra. Attraverso questa esperienza e i suoi insegnamenti saremo più forti e più potenti. Ciò che è accaduto martedì e mercoledì incontrerà la giusta punizione e una resa dei conti difficile, e non parlerò di tempo o luogo”.

“Il nemico ha dato per scontato che i walkie-talkie, oltre quattromila, venissero distribuiti tra i fratelli e le sorelle di Hezbollah. E quindi questo significa che aveva l’intenzione di uccidere deliberatamente quattromila persone in un minuto. Come possiamo definire questo tipo di azione criminale? È una grande operazione? È un genocidio? È un massacro? Gli ospedali sono sotto pressione e molte persone sono state ferite agli occhi”.

“Stiamo dicendo a Netanyahu, Gallant, al suo governo e al suo esercito che il fronte libanese non si fermerà finché non finirà l’aggressione contro Gaza. Oggi vi assicuro che la struttura della resistenza non è stata scossa, a Dio piacendo, e con i sacrifici dei feriti e dei mujaheddin e il sangue dei martiri, questa struttura ha forza, coesione. E la resistenza non ha intaccato la sua determinazione, né il nostro sistema di comando e controllo, né la nostra presenza in prima linea.​​​​ Non potrai riportare la gente del nord, non potrai Bibi. Questa è un’opportunità per noi. Pensa che se ci sarà una zona di sicurezza si potranno riportare a casa gli abitanti del nord. Si basa sul pensiero del passato: la cintura di sicurezza che esisteva in passato. Pensi che Hezbollah agirà contro di te solo nella zona di sicurezza? Continueremo ad attaccare nel territorio settentrionale oltre la zona di sicurezza e oltre”.

“Lo dico chiaramente: a prescindere dalle conseguenze, dai sacrifici e dagli scenari che si apriranno, la resistenza libanese non smetterà di sostenere la resistenza a Gaza e in Cisgiordania e tutti gli aggrediti nei territori occupati”.

L’IDF sta ora attaccando obiettivi di Hezbollah in Libano per danneggiare e distruggere le capacità terroristiche e le infrastrutture militari dell’organizzazione.

Secondo una dichiarazione rilasciata ora dal portavoce dell’IDF, “L’organizzazione terroristica Hezbollah ha trasformato il sud del Libano in una zona di combattimento e per decenni ha armato le case dei cittadini con mezzi di guerra, ha scavato tunnel sotto di loro e li ha usati come scudi umani”.

“L’IDF sta lavorando per creare una sicurezza nel nord che permetta ai residenti di tornare alle loro case e raggiungere tutti gli altri obiettivi di guerra”

Esplosioni nel sud del Libano

Depositi di munizioni in fiamme

Caccia Israeliani sopra Beirut mentre parla Nasrallah