Ecco a voi il “genere di stagione”: “Sono maschio d’estate e femmina d’inverno”

L’ultimo delirio woke fa accapponare la pelle: è arrivato il “gender season”

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Dee Whitnell genere di stagione

Al peggio non c’è mai fine, purtroppo. La religione woke sta creando danni devastanti alla società e soprattutto al buonsenso, perché in nome del politicamente corretto non puoi bollare più niente come “idiota”, pena l’ostracismo. E le pretese, o meglio follie, della comunità Lgbt stanno trovando grande seguito, soprattutto tra i più giovani, ossia sui più indifesi, in quanto sprovvisti di molti strumenti. L’ultima sparata riguarda l’identità di genere, ma non i classici 75866 gender pseudo-esistenti. Qua c’è un’ulteriore novità: il gender season, ossia il genere di stagione.

Secondo quanto riportato dal Daily Mail, sempre più giovani della Generazione Z si identificano come gender season: il loro genere cambia a seconda del periodo dell’anno. Dee Whitnell, che si identifica come nonbinary, ha presentato la seguente definizione: “Un individuo che esplora la propria identità di genere in relazione a una stagione, o a tutte le stagioni”. In altri termini, secondo il ragionamento di certi soloni, potrebbe darsi che l’espressione di genere di qualcuno sia legata a una sola stagione: c’è chi può sentirsi maschio d’estate e femmina d’inverno. “Questo non vuol dire che le stagioni determinano la tua identità o espressione di genere, tuttavia possono influenzarla”, ha aggiunto la pseudo-influencer arcobaleno.

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La stessa Whitnell ha citato il suo caso per provare a dare un senso alla vicenda, ovviamente senza riuscirci vista la portata della castroneria: “Mi sento più mascolino d’estate, indosso abiti maschili, pantaloncini, tengo i capelli più raccolti e semplicemente mi sento più maschio. Mentre in inverno, per qualche motivo, è tempo di moda femminile e adoro le gonne, i vestiti e avere i capelli sciolti”. Fortunatamente non sono mancate le polemiche circa la stupidità di tale teoria: “Si chiama indossare abiti estivi e invernali, come tutti!”, l’ironia di un utente. Ma c’è anche chi è stato più tranchant: “E’ una sciocchezza”. Ma mica è tutto qui. In un altro video, cavalcando l’onda, la Whitnell ha suggerito pronomi relativo al genderseason come summer/summers/summerself e fall/falls/fallself.

Purtroppo questo è solo l’ultimo caso di un fenomeno delirante che va avanti da diverso tempo. L’identità di genere è diventato il nuovo terreno di battaglia e il clan dei risvegliati è pronto a tutto per fare dominare l’idiozia. Basti pensare che tra gli orientamenti sessuali c’è anche l’ecosessualità, incentrata sulla seduttività della natura. Poi non meravigliamoci se diventano virali le storie di donne e uomini che affermano di avere una relazione con una quercia.

Franco Lodige, 22 aprile 2024

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