La proposta è suggestiva e merita attenzione: passare dall’io sono antifascista a io sono non fascista.
Sul quotidiano La Stampa di ieri, Mattia Feltri ha buttato lì un’idea non male: invece di menarla con l’antifascismo, programma desueto visto che il fascismo non esiste da ottant’anni, sarebbe sufficiente e più utile per tutti impegnarsi a non essere fascisti.
Già perché il fascismo sta dilagando anche al di fuori dei nostalgici del Duce. Per esempio, è da fascisti impedire, come successo nei giorni scorsi, parlare in un’università pubblica a Daniele Capezzone, già segretario del Partito Radicale e protagonista. Per esempio, è da fascisti sdraiarsi per terra, su strade e autostrade, come stanno facendo in questi giorni gruppi di ecologisti e bloccare il traffico privato e i servizi pubblici.
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