“Ecco cosa le voglio dire”. La “letterina” di Cruciani alla Cortellesi

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Zanzara 10 gennaio Cecchettin

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così il discorso di Paola Cortellesi riguardo alle presunte fiabe sessiste.

“Allora ragazzi, una sola parola: avete rotto il cazzo. Molto semplice, molto chiara”, ha esordito Cruciani riferendosi al discorso con cui Paola Cortellesi ha inaugurato l’anno accademico alla LUISS. “Ma voi vi rendete conto? Biancaneve, la favola di Biancaneve, ridotta ad una favola sessista secondo questa signora. ‘Siamo sicuri che se Biancaneve fosse stata una cozza il cacciatore l’avrebbe salvata?’. Io dico, ragazzi, che non ce la faccio più. Non ce la faccio più. Le favole sono piene di luoghi comuni che costruiscono l’immaginario collettivo delle donne. Durante quel discorso mi sarei alzato se fossi stato lì presente e avrei detto ‘vaffanc***’ che è l’unica cosa che si può dire di fronte alla grave accusa di una fiaba sessista. Questo bisognava dire ‘vaffanc***’. Quelli liberatori alla Beppe Grillo di un tempo: vaffanc***. Questo bisognava dire.”

Cruciani ha concluso il suo editoriale di inizio trasmissione parlando delle pesanti accuse di genocidio rivolte allo stato ebraico. “C’è stata una specie di pogrom, anzi no: un vero e proprio pogrom. ‘La caccia all’ebreo il 7 ottobre’. E adesso, sotto accusa è Israele per genocidio. È il mondo al contrario. È veramente il mondo al contrario in questo caso. Qualcuno su Instagram scrive: ‘Auschwitz a pieno regime sterminava 127 bambini al giorno. Israele a Gaza ne sta sterminando 178 al giorno. Non si può stare in silenzio’. Non si può stare in silenzio, ha ragione chi l’ha scritto. Si deve dire che chi ha scritto questa cosa qua è un cretino. E questa cosa qui fa schifo.”

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