Si potrebbero citare tanti esempi di testi che orientano ad un pensiero, manipolando la libera capacità critica che dovrebbe essere l’obiettivo prioritario del sistema educativo. Invece, da alcuni manuali emerge la narrazione di una visione acritica sul tema dell’immigrazione con la finalità di plasmare i cittadini del domani al verbo tossico del politicamente corretto. Per tanti anni il sistema scolastico ha tollerato che gli studenti si formassero sulle omissioni dei manuali di storia rispetto alla tragedia delle foibe, provocando sul sentimento di appartenenza nazionale il “delitto” della memoria reticente e infierendo sul martirio di migliaia di italiani vittime della pulizia etnica dei comunisti jugoslavi del maresciallo Tito.
Ieri per ragioni ideologiche si imponeva il bianchetto sulle pagine buie della storia che evocavano i delitti partigiani, oggi la stessa tendenza soverchiante la si vuole applicare per imporre l’omologazione al pensiero dominante intervenendo sin dalle fasi embrionali del processo educativo.
Andra Amata, 27 settembre 2020