Ecco il “calendario” della polizia che deve indignare il Pd

Altro che manganelli, scudi e repressione. Quello che i dem non vogliono vedere: se violenze subite in carcere da chi indossa una divisa

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abusi sui poliziotti

Ormai siamo al ridicolo, al comico, se non ci fosse di mezzo la vita ed il sacrificio di decine di migliaia di servitori dello Stato che ogni giorno cercano di tenere alta la bandiera della legalità e del rispetto delle istituzioni all’interno delle carceri italiane.

Non sappiamo da dove arriva l’odio del Pd, e in genere di tutta la sinistra verso le forze dell’ordine ed in particolare della polizia penitenziaria. In fondo l’ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ci voleva in camice (da cameriere o maggiordomo per i detenuti?). Per il Pd ogni occasione è buona per delegittimare, offendere, diffamare la polizia penitenziaria anche quando soccombe a causa della violenza dei detenuti.

Questa volta la pietra dello scandalo è stata la presentazione del calendario della polizia penitenziaria in cui ci sono foto delle attività operative del Corpo (che è un corpo di polizia dello Stato che opera in carcere e fuori) che ha indignato il Pd poiché “ha rappresentato come esclusivo teatro di conflitto e violenza che rischia di legittimare approcci repressivi in netto contrasto con il ruolo del sistema penitenziario che dovrebbe svolgere eccetera”.

A questo punto come lavoratori e rappresentanti sindacali ci sentiamo presi in giro ed umiliati da queste persone che negli ultimi anni hanno distrutto il sistema penitenziario, consegnando con le loro leggi le carceri ai detenuti più violenti, delegittimando la polizia penitenziaria. Senza rendersi conto che, in tal modo, hanno tolto ogni chance proprio alla stragrande maggioranza dei detenuti a cui “vorrebbero offrire la possibilità di reinserimento” considerato che la violenza li sottomette ai detenuti più prepotenti.

Ebbene questi signori che si scandalizzano per alcune foto operative del calendario, nulla hanno mai detto delle centinaia di foto di poliziotti massacrati dai detenuti che hanno fatto diventare le carceri peggio di un campo di battaglia.

Noi del Sappe, a nome dei poliziotti penitenziari, invitiamo gli onorevoli De Biase, Sensi, Serracchiani e compagni a vergognarsi perché per queste foto, che documentano il livello della violenza nelle carceri, non si sono mai scandalizzati o dispiaciuti per la sorte toccata ad onesti servitori dello Stato.

Federico Pilagatti, segretario nazionale Sappe

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