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Ecco il patto segreto Letta-Di Maio

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Sembrerebbe proprio che Luigi Di Maio sia disposto a tutto pur di ottenere un seggio nel prossimo Parlamento. Che il ‘Giggino’ nazionale avesse già da tempo scelto di abdicare agli ideali originali del Movimento era cosa ormai nota. Ma ciò che più stupisce è la bulimia da poltrona del ministro degli Esteri in carica. Sembra, infatti, che, immediatamente dopo il lancio in pompa magna di Impegno Civico, Di Maio fosse già disposto a mandare tutto all’aria per accettare l’offerta di Enrico Letta per una candidatura da esterno nelle liste del Pd.

Unica condizione posta dal ministro degli Esteri ai dem che la notizia della sua candidatura fosse resa pubblica soltanto 48 ore prima della presentazione delle liste, al fine di scongiurare l’insurrezione dei circa 50 parlamentari che a suo tempo avevano abbandonato il Movimento 5 Stelle per traslocare armi e bagagli alla corte di Luigi Di Maio. Nel patto segreto stipulato con Letta, oltre ad un seggio blindato per sé stesso, sembrerebbe che Di Maio avesse chiesto anche un posto sicuro per tre dei suoi fedelissimi: Vincenzo Spadafora, Laura Castelli ed Emilio Carelli.

A rendere pubblico l’accordo, che secondo i piani di Luigi Di Maio sarebbe dovuto rimanere segreto fino all’ultimo, sarebbe stato Carlo Calenda, che al termine dell’incontro che ha sancito l’alleanza tra Pd e Azione, ha dato la notizia dell’inserimento dei leader del centrosinistra, tra cui lo stesso Di Maio, nelle liste dem. Appresa la notizia l’ex capo politico dei grillini si sarebbe letteralmente rivoltato, manifestando tutto il proprio disappunto al segretario dem Enrico Letta nel corso di un incontro riservato tenutosi alla Farnesina. Secondo i ben informati, i toni del dialogo sarebbero stati molto accesi, con un Di Maio mostratosi alquanto irritato nei confronti di Letta per aver rovinato così in fretta i suoi sogni di gloria. Purtuttavia, nonostante sia stato reso pubblico con così largo anticipo rispetto ai propositi iniziali, l’accordo sarebbe ancora in piedi. Luigi Di Maio, infatti, è consapevole della debolezza della sua lista, e sa bene che, ad oggi, l’unico modo per tenere salda la poltrona da parlamentare è trovare un accordo con i dem.

La trattativa per ospitare Luigi Di Maio e i suoi fedelissimi all’interno delle liste del Pd dunque prosegue, anche se la notizia di un eventuale candidatura del ministro degli Esteri sta creando non poche polemiche tra le file dei dem. La notizia avrebbe, infatti, creato scompiglio soprattutto in Campania. Nella regione d’origine del ministro Di Maio, infatti, i militanti dem sarebbero letteralmente insorti una volta appresa la notizia di una sua possibile candidatura nelle liste del Pd: “Se si candida Di Maio nel Pd strappo la tessera. Meglio che lo sappiate”, ed ancora “Se mettete Di Maio, mi dispiace ma andrò altrove. Non abbiamo più una dignità. Questi sarebbero solo alcuni dei messaggi che starebbero circolando nelle chat degli iscritti al Pd dei circoli campani. A dimostrazione del fatto che, almeno per una volta, ‘Giggino’ ci avesse visto lungo circa la stretta necessità di mantenere segreto l’accordo fino all’approssimarsi della scadenza fissata per la presentazione delle liste.

Salvatore Di Bartolo, 5 agosto 2022