Politica

“Ecco le richieste dell’Italia”. Tajani svela gli obiettivi in Ue

Più articolata del previsto la partita delle nomine europee: ecco cosa chiede Roma

tajani unione europea © Yaroslav Danylchenko tramite Canva.com

La partita delle nomine Ue è piuttosto delicata, ma questo era noto anche prima del voto. L’Italia punta a recitare un ruolo da protagonista, potendo contare su alcuni fatti incontrovertibili, a partire dal più importante: quello italiano è l’unico governo uscito indenne dalle urne, anzi, ha guadagnato consensi rispetto alle politiche di due anni fa. Certo, l’asse franco-tedesco è molto forte e le alleanze tra le varie famiglie rischiano di svantaggiare Giorgia Meloni, ma Roma non è intenzionata a restare a guardare. A svelare aspettative e speranze del governo ci ha pensato il vicepremier Antonio Tajani.

Intervenuto ai microfoni dell’emittente francese Tf1, il titolare della Farnesina ha spiegato che il governo guidato dalla Meloni è più forte dopo le elezioni europee e la stabilità dà la forza – anche a Bruxelles – di poter avere voce in capitolo. Le richieste di Tajani sono nette: “Vogliamo avere un vicepresidente della Commissione europea, un commissario forte e una buona politica europea a favore dell’industria e dell’agricoltura”. Ma non è tutto. Tra le richieste dell’Italia c’è anche una politica contro il cambiamento climatico, senza una visione fondamentalista. Basta ideologie talebane, stop ai diktat talebani: “Bisogna trovare una buona soluzione, cioè una politica ambientale pragmatica”.

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L’Italia non accetta compromessi al ribasso, anzi. L’obiettivo di Roma è quello di recitare un ruolo da protagonista. Sono finiti i tempi in cui il governo tricolore andava a Bruxelles con il cappello in mano, accettando qualsivoglia pretesa o indicazione a scatola chiusa. Un esecutivo forte e un premier forte possono consentire un salto di qualità anche in Europa, con italiani nei ruoli apicali. La forza del governo nostrano è stata anche testimoniata da Politico: nonostante Ursula von der Leyen non abbia bisogno del sostegno di Giorgia Meloni, è impossibile immaginare un nuovo presidente della Commissione europea entrare in carica senza il sostegno del presidente del Consiglio italiano. “Non si può continuare  a ignorare Meloni”, l’indicazione di un diplomatico Ue, il quale ha avvertito che le cose potrebbero degenerare rapidamente se nessuno dovesse aprire un dialogo con Roma. Insomma, impossibile immaginare il futuro dell’Europa senza tenere conto delle istanze italiane. Con buona pace dei soliti gufi di sinistra, che parlavano di un’Italia isolata nel Vecchio Continente.

Franco Lodige, 22 giugno 2024

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