Una vita sempre più lunga. Siamo destinati a vivere sempre di più. Le statistiche dicono addirittura che i ragazzini nati in Italia nel 2007 hanno il 50% di probabilità di arrivare fino a 104 anni. E ci si arriva sempre meglio. Sono sempre di più tra uomini e soprattutto donne, che stanno raggiungendo soglie d’età che prima neanche si immaginava potessero essere avvicinate. Un dato incontrovertibile a testimonianza di questo percorso di longevità è rappresentato dal “Club dei centenari” un club che in Italia cresce rapidamente. Ma ce sono anche altri… ad esempio quello dei super-centenari, quelli che hanno compiuto almeno 107 anni.
Vi piacerebbe conoscerli? Sapere dove sono nati, dove vivono, come stanno, che vita svolgono alla loro veneranda età? Volete avere qualche informazione sulla loro storia? Se volete sapere tutto questo, fate un giro sul sito: http://www.supercentenariditalia.it/persone-viventi-piu-longeve-in-italia. Troverete tutto ciò che serve a soddisfare la vostra curiosità.
La lista – scrivono gli autori del sito – raccoglie i casi di super-centenari conosciuti e residenti in Italia con un’età minima di 107 anni. L’attuale Decana d’Italia si chiama Anna ha 113 anni ed è nata il 22 marzo 1906 e risiede a Forlì. Il Decano è Giovanni 109 anni, nato il 24 agosto 1909 e residente a Bassano del Grappa.
La prima grossa curiosità evidenziata, indirettamente dal sito è rappresentata dall’enorme differenza tra generi, all’interno della lista. Su un totale di 212 super-centenari, ci sono soltanto 13 uomini. Insomma, una quota che supera di poco il 6%. Ci voleva altro per dimostrare quale fosse il vero “sesso forte” e quale quello debole?
Se invece si vuole avere una visione d’assieme di ciò che attiene il mondo di coloro che hanno almeno cent’anni basterebbe far riferimento all’ultimo report dell’ISTAT, pubblicato il 24 Luglio scorso. In questo caso il limite per essere definiti super-centenario scende a 105 anni, ma poco importa evidentemente. Nel report è riportata anche la grafica che trovate in basso e che riassume i numeri del club.
https://www.istat.it/it/files//2019/07/Statistiche_Today-I-centenari-in-Italia.pdf
I soci del club dei centenari italiani sono 14.456. Se alziamo l’asticella fino a 105 anni, ne troviamo 1.112. Tornando a parlare di “sesso forte” sono 21 quelli che hanno più di 110 anni e, appunto, tra loro non ci sono uomini. In dieci anni (2009-2019) i centenari sono passati da 11 mila a oltre 14 mila, quelli di 105 anni e oltre sono più che raddoppiati, da 472 a 1.112, con un incremento del 136%.
La quota maggiore di super-centenari è residente nel Nord Italia. La regione con la più alta percentuale è la Liguria. Nel panorama europeo l’Italia, insieme alla Francia, detiene il record del numero di super-centenari, ma nessuno è nato nel XIX secolo: in pratica si sono estinte tutte le coorti dal 1896 al 1903. Insomma nel nostro Paese non c’è più nessuno che sia nato nel 1800…
Considerando lo stato civile, la maggior parte dei super-centenari è vedovo (80,1%) o vedova (86,0%). È interessante notare che tra gli uomini il 13,6% è ancora coniugato mentre per le donne la percentuale scende all’1,4%. Gli uomini hanno quindi una probabilità più alta di vivere in coppia anche le età molto estreme della vita grazie alla maggiore longevità femminile e dell’età delle mogli minore, in media, a quella dei mariti.
Circa l’85% dei super-centenari vive in famiglia, il 15% in un istituto. I nomi più comuni tra gli appartenenti a questo speciale gruppo sono Giuseppe e Maria mentre considerando la cittadinanza gli stranieri osservati negli anni di indagine sono solo 30 (0,5%).
Quelli appena snocciolati sono numeri straordinari, con i quali in qualche modo saremo, sempre più, destinati a fare i conti. Eppure, se da un lato, le buone notizie circa l’allungamento della vita media, dovrebbero confortarci, parallelamente dovremmo prendere coscienza che, vivere più a lungo, richiede un maggior numero di risorse, soprattutto di natura economica. Dobbiamo principalmente evitare di sopravvivere ai nostri soldi. Non sarà agevole, non sarà facile, ma sarà indispensabile davvero.
Prima parte
Leopoldo Gasbarro, 8 agosto 2019