Non ci bastavano le scuole chiuse per la pandemia e nemmeno il sabotaggio degli esami di maturità, sempre in nome dell’allarme Covid-19. Ora, è tempo di cambiare emergenza e passare al clima. Sì, perché le eco-follie green non hanno solamente investito la politica italiana e europea; adesso si è infilata direttamente nelle scuole, con un ultimo caso verificatosi nella città di Torino.
Dopo il polverone sollevato per gli scontri avvenuti pochi giorni fa tra le forze dell’ordine ed un corteo anti-Meloni, oggi il capoluogo piemontese sarà pronto ad ospitare un’altra manifestazione, questa volta del gruppo Fridays for Future. Un appuntamento che segue la stessa strada del contenuto di questo articolo, che proprio ora andremo a spiegare.
Assenti giustificati per il clima
In relazione alla manifestazione, infatti, la deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, ha denunciato la presenza di un liceo di Torino che avrebbe garantito ai suoi studenti la giustificazione in caso di assenza dalle lezioni. Si tratterebbe del liceo scientifico Galileo Ferraris, protagonista di aver inviato una circolare interna per non fissare verifiche a scuola, proprio a causa della manifestazione sul clima che si terrà questo venerdì. Nonostante la presenza della prova, comunque, lo studente dovrà essere considerato assente giustificato.
Un atto eco-delirante, che non solo non potrà essere dimostrabile (come si può stabilire che lo studente non è in classe perché alla manifestazione?), ma che sottolinea ancor di più il tratto ideologico (prima a falce e martello, poi anti-berlusconiano ed ora eco-politicamente corretto) che si è impartito nel corso dei decenni all’interno degli istituti scolastici. Insomma, la perfetta applicazione di quello che Gramsci, già un secolo fa, definiva “egemonia culturale“: l’occupazione degli spazi di istruzione e di comunicazione, ancor prima delle istituzioni politiche.
“Motivi ideologici”
A sottolinearlo è la stessa deputata di Fratelli d’Italia: “Se la dirigente scolastica volesse giustificare l’assenza di chi partecipa ad una manifestazione non potrebbe però scegliere anche a quale. Stanti così le cose, allora si deve garantire la stessa libertà anche a chi vuole partecipare a iniziative diverse“. E ancora: “La circolare ovviamente non avrebbe alcun fine di agevolare la partecipazione democraticadei giovani, ma solo quella di dirottarli verso iniziative di parte per motivi ideologici e politici”.
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Una domanda sorge quindi spontanea: il liceo avrebbe applicato lo stesso trattamento se si fosse trattato di una manifestazione del centro-destra, per esempio? Difficile rispondere positivamente, anche se la motivazione degli amici green sarebbe già pronta: “In realtà, la causa green è apolitica”. Non dubitiamo di questo, almeno fino ad un certo punto, perché rimane evidente il mondo politico da cui attingono – tanto per fare qualche esempio – gli appartenenti al movimento Ultima Generazione.
O ancora, non possiamo neanche scordare le bordate di Greta Thunberg contro l’ex presidente Donald Trump, nonché il suo atteggiamento contemporaneamente così timido nei confronti di chi produce il 50 per cento del carbone di tutto il pianeta: la comunista Cina. Sarà solo una coincidenza, ovviamente, ma verso i sistemi ‘di sinistra’ tutti sembrano essere più democratici. Il problema è che tutto cambia quando si invertono i giochi.
Matteo Milanesi, 5 ottobre 2023