Economia e LogisticaInfrastrutture

7 miliardi Ue per i trasporti, briciole verdi all’Italia

134 progetti: Italia Cenerentola con uno stanziamento solo di 113 milioni

Alta velocità Torino-Lione, il prefinanziamento dei progetti di connessione del Ponte sullo Stretto alla rete ferroviaria calabrese, i nodi ferroviari di Genova e Bologna ma specialmente a fare da padrone per la componente italiana, il collegamento Ponte Gardena-Fortezza per l’accesso alla ferrovia del Brennero. Complessivamente l’Europa dei trasporti “verdi” (ca va sans dire) riserva all’Italia un circa 113 milioni su un totale di 7 miliardi che vengono impiegati anche nel potenziamento delle strutture green di gran parte dei porti europei, con eccezione di quelli italiani. La Commissione ha selezionato complessivamente 134 progetti di trasporto che riceveranno oltre 7 miliardi di euro in sovvenzioni UE dal cosiddetto Meccanismo per collegare l’Europa (CEF), lo strumento dell’UE per gli investimenti strategici nelle infrastrutture. Si tratta del più grande bando dell’attuale programma CEF Trasporti.

83% per progetti dipinti di verde

Circa l’83% dei finanziamenti sosterrà, neanche a dirlo, progetti che realizzano gli “obiettivi climatici” dell’UE, “migliorando e modernizzando la rete europea di ferrovie, vie navigabili interne e rotte marittime lungo la rete di trasporto transeuropea (TEN-T)”. I progetti ferroviari riceveranno l’80% dei 7 miliardi di euro. Inoltre, è entrato in vigore i n questi giorni il nuovo regolamento TEN-T. E poco importa che mediamente nei nodi strategici del traffico automobilistico e camionisti si sfiori ormai quotidianamente il collasso e che, nella migliore delle ipotesi, la grande mole di investimenti ferroviari sposterà dalla strada alla rotaia, il 5% del traffico merci europeo.

I finanziamenti saranno destinati a progetti importanti per migliorare i collegamenti ferroviari transfrontalieri lungo la rete centrale TEN-T – negli Stati membri baltici (Rail Baltica), tra Francia e Italia (Lione-Torino) e tra Danimarca e Germania (tunnel di Fehmarnbelt).

Porti italiani tagliati fuori

Circa 20 porti marittimi in Irlanda, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Malta, Lituania, Cipro, Croazia, Grecia e Polonia riceveranno un sostegno per l’ammodernamento delle infrastrutture, fra cui le famigerate banchine elettrificate in grado di  fornire elettricità da terra alle navi o di trasportare energia rinnovabile. A patto che nelle vicinanze si trovi una centrale, possibilmente non  alimentata a carbone, che le faccia funzionare scongiurando il rischio di spegnere intere città per fornire energia alle navi.

Alle ferrovie si affiancano i lavori sulle infrastrutture di navigazione interna per migliorare i collegamenti transfrontalieri tra Francia e Belgio nel bacino Senna-Schelda e tra Romania e Bulgaria sul Danubio. Anche i porti interni di Austria, Germania e Paesi Bassi riceveranno finanziamenti per continuare a promuovere la rete fluviale europea.

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Per quanto riguarda il trasporto stradale, è previsto il lancio di sistemi e servizi di trasporto intelligenti (ITS) cooperativi e la creazione di nuove aree di parcheggio sicure e protette. Ma per quanto intelligenti possano essere le previsioni di allentamento del congestionamento sulle reti autostradali appaiono essere a dir poco velleitarie.

I progetti di gestione del traffico aereo continueranno a sviluppare il Cielo unico europeo, in modo che il trasporto aereo – sottolinea una nota della Commissione – diventi più efficiente, più sicuro e più sostenibile.

Infine, diversi progetti consentiranno una maggiore capacità lungo le corsie di solidarietà UE-Ucraina, istituite per facilitare le importazioni e le esportazioni tra l’Ucraina e l’UE. Questi progetti riguardano: miglioramenti alle infrastrutture di trasporto stradale ai valichi di frontiera tra Ucraina, Moldavia e Romania; lavori per aumentare la capacità del valico di frontiera ferroviario tra Ungheria e Ucraina; un nuovo tratto di strada in Polonia che si estende fino al confine con l’Ucraina; nonché studi e lavori per integrare il sistema ferroviario ucraino nell’UE.

Dopo l’approvazione dell’elenco dei 134 progetti da parte degli Stati membri, la Commissione adotterà ufficialmente la decisione di finanziamento e il CINEA inizierà a preparare le convenzioni di sovvenzione.

134 progetti selezionati fra 406

I 134 progetti sono stati selezionati tra un totale di 408 domande presentate nell’ambito di questo invito a presentare proposte, che si è chiuso il 18 gennaio 2024.

I finanziamenti dell’UE assumeranno la forma di sovvenzioni, che saranno utilizzate per cofinanziare i costi totali del progetto.

Nell’ambito del programma CEF Trasporti per il periodo 2021-2027, sono disponibili 25,8 miliardi di euro per sovvenzioni destinate a cofinanziare progetti TEN-T negli Stati membri. Dal 2014, il CEF ha sostenuto oltre 1.500 progetti con 37,5 miliardi di euro nel settore dei trasporti.

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